L’Obiettivo principale di Sail Camp è favorire un processo di riabilitazione dei pazienti onco-ematologici per tornare a stare bene nella quotidianità, rinforzando il senso di padronanza, autonomia ed autoefficacia
Vela-terapia per pazienti onco-ematologici di tutta Italia, dal 25 maggio fino alla prima metà di settembre. Si chiama ‘Sail Camp‘ ed è un progetto di riabilitazione promosso dalla sezione di Brescia dell’Associazione Italiana contro le Leucemie, i linfomi e il mieloma in collaborazione con AIL Nazionale. “La diagnosi di una malattia onco-ematologica rappresenta uno degli eventi più impattanti e destabilizzanti che una persona possa sperimentare nell’arco della propria vita – spiega l’AIL – . Quando colpiscono, queste malattie provocano enormi sconvolgimenti in ogni ambito della vita di chi si ammala e di chi gli sta vicino”.
L’Obiettivo principale di Sail Camp è favorire un processo di riabilitazione dei pazienti onco-ematologici per tornare a stare bene nella quotidianità, rinforzando il senso di padronanza, autonomia ed autoefficacia. “L’iniziativa – aggiungono gli organizzatori – si pone l’obiettivo di offrire uno spazio accogliente, protetto e strutturato per i pazienti che possa costituire un’occasione per tornare alla normalità secondo il proprio ritmo e le proprie modalità, un contesto in cui entrare in relazione con sé stessi e con il proprio vissuto e un’opportunità di confrontarsi con gli altri”.
Sail Camp verrà realizzato in modalità residenziale, ospitando i partecipanti presso l’Hostel Univela di Campione del Garda. Ai pazienti ematologici di tutta Italia verranno proposte attività di carattere sportivo e laboratoriale, sarà organizzata un’uscita in barca a vela che consenta al paziente di riprendere metaforicamente il timone della propria vita e un percorso a piedi che gli permetta di rimettersi in cammino scegliendo il proprio personale ritmo di andatura. Verranno inoltre proposte alcune attività che costituiscono un’occasione per approfondire tematiche riguardanti l’educazione alimentare e alcuni spunti di riflessione guidati dal supporto di psicologi ed educatori. Il gruppo sarà costituito da un massimo di otto partecipanti, coadiuvati dalla presenza di un medico e di un infermiere.
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