Nel documento, il Ministero ricorda gli obblighi già previsti dalla legge 86 del 2012 con l’obiettivo di fornire indicazioni operative e chiarimenti sia sulle modalità di alimentazione dei registri sia sui requisiti richiesti per l’impianto delle protesi mammarie a fini ricostruttivi ed estetici
Impiantare protesi mammarie, a soli fini estetici, a chi non ha ancora compiuto i diciotto anni di età è un reato. Lo ribadisce il Ministero della Salute che, con una nuova circolare, fa seguito alle richieste informative prevenute da parte dei professionisti del settore. Nel documento, il Ministero ricorda gli obblighi già previsti dalla legge 86 del 2012 con l’obiettivo di fornire indicazioni operative e chiarimenti sia sulle modalità di alimentazione dei registri sia sui requisiti richiesti per l’impianto delle protesi mammarie a fini ricostruttivi ed estetici.
I medici ‘trasgressori’ rischiano una sanzione pari a 20mila euro e la sospensione dalla professione per tre mesi. E non solo. I chirurghi che omettano di inserire tutti i dati clinici e anagrafici nei registri regionali delle protesi mammarie, i cui dati alimentano il Registro nazionale, rischiano un’ulteriore sanzione da 500 a 5mila euro. Le finalità del registro nazionale, presso il ministero della Salute, sono il monitoraggio clinico del soggetto sottoposto a impianto, la rintracciabilità tempestiva dei pazienti in caso di necessità di specifici controlli periodici o di eventuale espianto ed il monitoraggio epidemiologico a scopo di studio e ricerca scientifica.
In Italia, dal marzo 2019 – data di avvio del Registro nazionale – al gennaio 2023, sono stati registrati 15.621 interventi di protesi al seno: il 44,7% è relativo alla chirurgia estetica, il restante 55,3% alla chirurgia ricostruttiva. Accoglie con favore la nuova circolare il presidente della Società italiana di medicina estetica (Sime) Emanuele Bartoletti, che approfitta dell’occasione per rivolgersi ai genitori con figlie adolescenti o prossime alla maggiore età: “Spesso succede, e credo sia una deriva sbagliata, che dei genitori regalino l’impianto di protesi al seno a fini estetici alle figlie proprio per il compimento dei 18 anni. E questo è rischioso – speiga Bartoletti – perché si tratta comunque di soggetti troppo giovani. A questa età o si ha una malformazione, come può essere ad esempio un’amastia, ovvero un seno completamento piatto, oppure non ha senso ricorrere alla chirurgia e all’impianto di protesi solo per una moda. Bisogna stare molto attenti e per questo lanciamo un appello soprattutto ai genitori, affinché – conclude – non acconsentano alle richieste delle figlie se non ci sono motivi validi. Questa è una deriva che va assolutamente bloccata”.
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