Istituito all’interno dell’AGENAS e composto da direttori generali del Ministero della Salute e da cinque esperti, si occuperà di monitorare le buone pratiche, di fornire indicazioni sulla gestione del rischio clinico e di individuare misure idonee per la formazione e l’aggiornamento del personale sanitario
La completa attuazione della Legge Gelli sulla responsabilità professionale dei medici si avvicina sempre più. E’ stato infatti trasmesso alla Conferenza Stato Regioni il testo di uno dei decreti attuativi che dà seguito a quanto previsto dall’articolo 3 della Legge, istituendo l’Osservatorio nazionale delle buone pratiche sulla sicurezza nella sanità. Tra le funzioni, la gestione dei dati relativi alla gestione del rischio clinico, l’invio di indicazioni a riguardo alle regioni, il monitoraggio delle buone pratiche per la sicurezza delle cure e l’individuazione delle misure idonee per la prevenzione e la gestione del rischio sanitario. Particolare rilievo poi alla formazione e all’aggiornamento del personale sanitario, che dovrà seguire le misure e le indicazioni fornite in merito dall’Osservatorio, in modo da avere tutti gli strumenti necessari per gestire il rischio clinico.
Istituito presso l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (AGENAS), il cui direttore generale ne sarà il coordinatore, l’Osservatorio sarà composto dai Direttori generali dei dipartimenti del Ministero della Salute coinvolti dal provvedimento (programmazione sanitaria, professioni sanitarie e risorse umane del SSN, digitalizzazione, prevenzione sanitaria e dispositivi medici e servizio farmaceutico), da cinque esperti designati dal Ministro della Salute e da cinque rappresentanti delle regioni e delle province autonome, scelti dalla Commissione salute del coordinamento delle regioni. Inoltre, ne faranno parte le massime autorità della sanità, quindi il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, il Presidente del Consiglio superiore di sanità e il Direttore generale dell’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).
Oltre alle funzioni già citate, l’Osservatorio avrà anche il compito di acquisire e analizzare i dati regionali forniti dai Centri per la gestione del rischio sanitario e la sicurezza del paziente relativi ai rischi, eventi avversi e sentinella, oltre che relativi alle cause, all’entità, alla frequenza e all’onere finanziario del contenzioso. Per l’espletamento di tutte queste funzioni, è da evidenziare la possibilità che l’Osservatorio si avvalga del contributo di società scientifiche, associazioni tecnico-scientifiche, di rappresentanti delle federazioni e delle associazioni professionali e di esperti nelle specifiche materie trattate.
Infine, viene sottolineata l’assenza di nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica per il funzionamento dell’Osservatorio. Allo stesso modo, i componenti dell’Osservatorio non riceveranno alcun gettone, compenso o altro emolumento per la partecipazione e le attività svolte in questo ambito.