La Relazione europea sulla droga 2024: “A fine 2023 monitorate oltre 950 nuove sostanze psicoattive, 26 delle quali segnalate in Europa per la prima volta. In 14 anni, dal 2009 al 2023, sul mercato comparsi 81 nuovi oppiacei sintetici”
Negli anni ’80, in Italia, c’è stato un boom di eroina, con una vera e propria epidemia di morti per overdose. Ma chi pensa che si tratti solo di ricordi lontani, si sbaglia. L’eroina resta l’oppiaceo illecito più diffuso in tutta Europa, con conseguenze non trascurabili sul piano della salute. A rilevarlo è l’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze nell’ultima Relazione europea sulla droga 2024, presentata a Lisbona con la commissaria per gli Affari Interni, Ylva Johansson. Quel che è cambiato rispetto alla fine del secolo scorso è, piuttosto, l’ampia scelta che offrono le piazze dello spaccio. “La disponibilità di droghe rimane elevata in Europa, dove il mercato offre una gamma diversificata di prodotti tra quelli consolidati, come la cocaina, e quelli emergenti”, commenta Johansson.
Nel mercato della droga europeo, infatti, emergono nuove e potenti sostanze sintetiche, i nitazeni – considerati il nuovo fentanyl -ne sono solo un esempio. I nitazeni sono oppioidi sintetizzati a fini antidolorifici alla fine degli anni Cinquanta e mai commercializzati a causa dei danni che possono provocare all’organismo. Successivamente, si sono diffusi grazie al commercio illegale online e, secondo un’inchiesta della Bbc, anche tramite piattaforme di social media come X e SoundCloud. Sono considerati 40 volte più potenti del fentanyl e hanno provocato più di 200 morti tra Europa e Stati Uniti dal 2019, anno in cui sono stati intercettati nel mercato dalle forze di polizia internazionali.
A fine 2023 l’Osservatorio monitorava oltre 950 nuove sostanze psicoattive, 26 delle quali segnalate in Europa per la prima volta. In quattordici anni, dal 2009 al 2023, sul mercato europeo della droga sono comparsi in totale 81 nuovi oppiacei sintetici che “comportano un rischio significativo di avvelenamento e decesso”, si legge nella Relazione. A preoccupare di più l’Osservatorio Ue è il boom nell’uso di nitazeni: lo scorso anno sei dei sette nuovi oppiacei sintetici segnalati per la prima volta erano nitazeni, il numero più elevato in un solo anno, con un totale di 16 dal 2019. A partire dal 2 luglio l’Osservatorio delle droghe con sede a Lisbona vestirà i nuovi panni di Agenzia europea per la droga, con nuovi compiti di monitoraggio. “Per combattere una rete, occorre fare rete, continuano a emergere nuove droghe e nuovi pericoli. Ecco perché – conclude la commissaria – abbiamo dotato l’agenzia sulle droghe di maggiori poteri e risorse”.
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