Batterio che hai cibo che desideri. In estrema sintesi è più o meno questo il meccanismo secondo cui i batteri intestinali potrebbero essere in grado di capire quali sostanze nutritive mancano all’organismo ospite, ‘suggerendo’ quindi quali cibi mangiare. Ad affermarlo è uno studio, condotto sui moscerini della frutta, pubblicato da Plos Biology. I ricercatori del […]
Batterio che hai cibo che desideri. In estrema sintesi è più o meno questo il meccanismo secondo cui i batteri intestinali potrebbero essere in grado di capire quali sostanze nutritive mancano all’organismo ospite, ‘suggerendo’ quindi quali cibi mangiare. Ad affermarlo è uno studio, condotto sui moscerini della frutta, pubblicato da Plos Biology.
I ricercatori del Champalimaud Center for the Unknown di Lisbona hanno studiato diversi gruppi di moscerini, di cui uno è stato nutrito con una soluzione con tutti gli amminoacidi essenziali, mentre dagli altri erano stati sottratti di volta in volta alcuni singoli amminoacidi. Dopo 72 ore agli insetti è stato fornito un ‘buffet’ con diverse proteine, e quelli che avevano carenze hanno mostrato una preferenza spiccata per il cibo che conteneva l’amminoacido mancante.
Attraverso una serie di altri esperimenti è emerso che in particolare due classi di batteri, Acetobacter e Lactobacillus, sono in grado di influenzare le scelte alimentari, almeno negli insetti. Il meccanismo non è ancora chiaro, ma i ‘segnali’ al cervello secondo i ricercatori potrebbero arrivare attraverso alcuni metaboliti degli amminoacidi. “Per ora i dati sono limitati ai modelli animali – concludono gli autori – ma se confermati potrebbero fornire una base per sviluppare trattamenti per migliorare le scelte alimentari”.