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Incubo di ogni neo-genitore, le coliche dei bambini sono fastidiosi disturbi che fanno piangere disperatamente il piccolo e fanno spesso preoccupare mamma e papà. Ma come riconoscere le coliche, e cosa si può fare per tranquillizzare il bambino? Risponde la pediatra Lucilla Ricottini: «Le colichette non sono un problema ma più un disagio per i […]
Incubo di ogni neo-genitore, le coliche dei bambini sono fastidiosi disturbi che fanno piangere disperatamente il piccolo e fanno spesso preoccupare mamma e papà. Ma come riconoscere le coliche, e cosa si può fare per tranquillizzare il bambino? Risponde la pediatra Lucilla Ricottini:
«Le colichette non sono un problema ma più un disagio per i genitori che vorrebbero rilassarsi ed essere sicuri del suo benessere. Le coliche fanno parte della normalità, soprattutto nel secondo mese di vita, ma spesso la preoccupazione deriva dalla mancata codifica del pianto improvviso del neonato. Il bambino segnala le coliche flettendo e stendendo le gambe sull’addome, soprattutto in orario pomeridiano, a volte con l’emissione dell’aria che può tranquillizzarlo, altrimenti il pianto diventa più insistente e continuativo. La mamma deve per prima cosa rasserenarsi, può fare dei massaggini sull’addome del bambino, può anche evitare, di allattarlo tenendolo troppo a lungo attaccato al capezzolo: 5 -10 minuti sono già sufficienti a svuotare la mammella; se lo si tiene più tempo assumerà troppa aria che poi creerà il disagio intestinale. Se le coliche diventano importanti si può poi ridurre la quantità di latte e formaggi vaccini presenti nella dieta, privilegiando il parmigiano reggiano e lo yogurt a formaggi più grassi o a latticini troppo freschi. E attenzione anche a distinguere quelle che sono le coliche dal reflusso, perché tutti e due vengono segnalati dal pianto ma i sintomi del reflusso sono più importanti: il bambino si stacca durante la poppata, può gettare il capo all’indietro, sporge la lingua o porta le mani in bocca. Quindi coliche e reflusso sono due entità diverse, possono viaggiare insieme, ma la colica è un’amica, ci dobbiamo fare i conti, fa parte della vita, quindi tante coccole e tranquillità».