Cooke (Ema): “I nomi dei medicinali con semaglutide, liraglutide, dulaglutide e liraglutide sono ovunque, dalle discussioni online sui social media alle dichiarazioni di celebrità e stanno diventando parte della cultura popolare”
Sui farmaci contro il diabete e l’obesità con agonisti del recettore Glp-1 “le carenze continuano e non esistono soluzioni immediate, non prevediamo che vengano risolte quest’anno”. Sono le parole del direttore esecutivo dell’Agenzia europea del farmaco (Ema), Emer Cooke, pronunciate durante un incontro con la stampa. “Secondo l’Ocse un europeo su sei convive attualmente con l’obesità e si prevede che nell’Ue ci saranno 38 milioni di diabetici entro il 2030 – spiega -. Significa che la carenza di questi medicinali è un grave problema di salute pubblica e richiedono un’azione urgente e coordinata”.
L’Ema, infatti, è intervenuta con delle raccomandazioni per affrontare la carenza di medicine usate nel trattamento del diabete e per il controllo del peso, su cui si registra un’impennata di richieste dal 2022. Si tratta degli agonisti dei recettori Glp-1. “Le carenze stanno peggiorando – segnala l’Ema – a causa del fatto che nei notiziari e sui social media sia stato spesso menzionato il loro uso per la perdita di peso cosmetica e non con obesità o sovrappeso legato a problemi alla salute”. I nomi dei medicinali contenenti “semaglutide, liraglutide, dulaglutide e liraglutide sono ovunque, dalle discussioni online sui social media alle dichiarazioni di celebrità e stanno diventando parte della cultura popolare. Non possiamo ignorare che c’è un aumento dell’uso off-label da parte di persone che non vivono con il diabete o l’obesità e che vedono gli agonisti del Glp-1 come un possibile farmaco miracoloso per la perdita di peso”, aggiunge Cooke.
La loro carenza in tutta l’Ue oltre all’impennata nella domanda è legata anche ad altre questioni come i limiti della capacità produttiva. Segnala l’Ema che la domanda costantemente elevata di questi medicinali ha attirato anche attività criminali, aumentando il rischio che prodotti falsificati- come segnalato dall’Oms – entrino nel mercato con gravi conseguenze per la salute pubblica. Nelle raccomandazioni si invitano tra l’altro gli Stati, insieme alle aziende, a considerare misure per controllare e ottimizzare la distribuzione di questi medicinali. Gli Stati sono poi incoraggiati a sviluppare linee guida per facilitare la definizione delle priorità per i pazienti che hanno il maggiore bisogno di farmaci. Mentre ai titolari dell’autorizzazione all’immissione in commercio si raccomanda di aumentare la capacità produttiva e continuare a collaborare con le autorità di regolamentazione per garantire il coordinamento. Viene poi chiesto loro di garantire che i messaggi che utilizzano per promuovere questi medicinali siano stati approvati dalle autorità regolatorie.
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