Per lo studio sono stati utilizzati i dati di risonanze magnetiche addominali e cerebrali provenienti da una coorte di adulti contenuti nella biobanca del Regno Unito, per un totale di 17.377 persone con un’età media di 63 anni
Essere snelli non significa godere necessariamente di buona salute, quella mentale compresa. Anche le persone ‘apparentemente’ magre, infatti, devono fare attenzione al grasso viscerale: se distribuito attorno agli organi – inclusi stomaco, fegato e intestino – potrebbe aumentare il rischio di demenza. A rivelarlo uno studio pubblicato sulla rivista Diabetes Obesity and Metabolism e guidato dall’australiana Monash University di Melbourne. Ricerche precedenti avevano associato il grasso viscerale ad un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. L’ultimo avvertimento è arrivato dalla Simi, la Società Italiana di Medicina Interna che ha svelato come le donne con accumulo di grasso sul girovita fossero più a rischio di sviluppare pre-diabete o diabete e, di conseguenza, di incorrere in eventi cardiovascolari.
Lo scopo dei ricercatori della Monash University di Melbourne, invece, è stato quello di esaminare le associazioni tra tessuto adiposo viscerale e misure strutturali del cervello in persone di mezza età. In particolare, sono stati utilizzati i dati di risonanze magnetiche addominali e cerebrali provenienti da una coorte di adulti contenuti nella biobanca del Regno Unito. Sono risultati disponibili i dati completi di 17.377 persone con un’età media di 63 anni. I recenti risultati della ricerca australiana si aggiungono, dunque, alle crescenti evidenze secondo cui i processi infiammatori che colpiscono il cervello, considerati segnali importanti di forme di demenza, possono essere legati al grasso viscerale, il tipo più pericoloso di tessuto adiposo, definito anche ‘grasso nascosto’. “È emerso così – concludono i ricercatori – che il grasso nascosto attorno agli organi è associato a ridotte dimensione del cervello, con un effetto più pronunciato negli uomini, soprattutto se la circonferenza di vita di 102 centimetri”.
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