Toro (Ail): “Siamo riconoscenti al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che anche quest’anno ha voluto riceverci e ha ascoltato con interesse i nostri risultati”
“AIL da 55 anni è impegnata quotidianamente nel migliorare la qualità della vita dei pazienti ematologici e delle loro famiglie, sostenendo la Ricerca Scientifica, l’assistenza sociosanitaria, e promuovendo la conoscenza dei tumori del sangue. Siamo cresciuti molto dal 1969, diventando un punto di riferimento per i pazienti italiani e i loro caregiver, e per l’Ematologia italiana. Siamo riconoscenti al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che anche quest’anno ha voluto riceverci e ha ascoltato con interesse i nostri risultati, i nostri bisogni. Siamo orgogliosi della strada fatta fin qui, strada tracciata dall’indimenticato Professor Franco Mandelli, e continuiamo a prefissarci traguardi ambiziosi affinché nessun paziente ematologico si senta mai solo nel lungo percorso della malattia: questo è il nostro obiettivo e per farlo dobbiamo sensibilizzare costantemente la cittadinanza e le Istituzioni perché ci supportino negli sforzi”. Sono le parole di Giuseppe Toro, Presidente Nazionale AIL, in occasione dell’incontro con il Presidente della Repubblica.
Una delegazione AIL è stata ricevuta in udienza, presso la Sala Sebastiano Ricci del Palazzo del Quirinale. L’incontro è avvenuto nel pomeriggio di ieri, in occasione della Giornata Nazionale per la lotta contro leucemie, linfomi e mieloma e per celebrare i 55 anni di attività dell’Associazione, con l’impegno rinnovato a sostenere la ricerca scientifica e affiancare i pazienti con tumore del sangue e i loro familiari. Il Capo dello Stato ha accolto il Presidente Nazionale AIL Giuseppe Toro, il Presidente del Comitato Scientifico AIL Prof. William Arcese, il Presidente del Collegio dei Probiviri AIL Avv. Alessandro Pajno e una delegazione dei Consiglieri di Amministrazione dell’Associazione, in rappresentanza delle 83 Sezioni provinciali AIL.
Nel corso del colloquio sono state ripercorse le principali tappe della lunga storia di AIL, i suoi valori fondanti, le attività e i molteplici servizi offerti ai malati ematologici, il costante sostegno alla Ricerca Scientifica quale strumento primario per la cura dei tumori del sangue, e i cui rilevanti progressi hanno contribuito in maniera determinante al miglioramento della sopravvivenza e della qualità di vita dei pazienti. È stato sottolineato il prezioso lavoro portato avanti dai volontari, più di 17mila donne e uomini che ogni giorno donano gratuitamente il loro tempo e le loro competenze nei reparti ematologici, nelle Case alloggio AIL, e nell’assistenza domiciliare e psicologica offerta ad adulti e bambini fragili, e in molti altri servizi dedicati alla cura e al miglioramento della qualità di vita dei malati e dei loro familiari.
I rappresentanti di AIL hanno evidenziato l’importanza di fare rete a livello nazionale e internazionale, il valore della collaborazione, dello scambio e della solidarietà, valori cardine per la comunità scientifica e l’Associazione. Nel corso dell’incontro è stato ribadito il costante impegno nel sostenere la ricerca scientifica per la cura dei tumori del sangue attraverso l’innovazione. L’alleanza tra AIL, i Centri di ematologia e le Società Scientifiche, che si traduce in una costante cooperazione a favore dei malati è alla base dei progressi compiuti dalla ricerca che negli ultimi anni ha contribuito a migliorare la sopravvivenza e la qualità di vita dei pazienti, ai quali sempre di più in futuro potrà essere garantito l’accesso a terapie innovative e altamente efficaci.
L’Associazione Italiana contro leucemie, linfomi e mieloma ha ribadito il suo sostegno a GIMEMA, il Gruppo Italiano Malattie Ematologiche dell’Adulto. GIMEMA è un network composto da una rete di laboratori cui aderiscono circa 150 centri clinici, che offre diagnosi precise e accesso equo a farmaci innovativi a tutti i pazienti indipendentemente dal luogo di residenza e di cura e finanzia borse di studio a giovani medici e ricercatori per la ricerca clinica indipendente. Realizzare un futuro senza tumori del sangue è l’aspirazione di AIL, la cui missione si traduce in tre parole: ricerca, cura e sensibilizzazione. In Italia circa mezzo milione di persone convive con un tumore del sangue e ogni anno vengono diagnosticati più di 30mila nuovi casi di leucemie, linfomi e mieloma. In un anno AIL, con le sue 83 sezioni provinciali, ha finanziato 146 progetti di ricerca scientifica, 5.186 viaggi solidali, 62.898 notti offerte nelle Case alloggio AIL a 2.395 pazienti e caregiver, servizi di cura domiciliare per 29.302 accessi per adulti e 3.699 accessi pediatrici. La delegazione al termine dell’incontro ha espresso al Presidente Mattarella i più profondi ringraziamenti per la Sua costante vicinanza e attenzione alla missione di AIL.
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