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Oltre la metà delle persone affette da incontinenza urinaria (il 57%) non si rivolge ad uno specialista. Più colpite le donne, la patologia peggiora in gravidanza e in terza età
Se hai una qualunque perdita di urine”, allora soffri di incontinenza urinaria, un problema che con oltre cinque milioni di cittadini colpiti solo in Italia, è una patologia molto più diffusa di quanto si possa immaginare. Nell’età adulta, infatti, affligge il 20-30% delle donne e tra il 2 e l’11% degli uomini, incidenza che tra il gentil sesso sale al fino al 64% durante la gravidanza e al 55% nella popolazione anziana di entrambi i generi. “I costi dell’incontinenza urinaria – spiegano gli esperti della Società italiana di urologia (Siu) – sono importanti sia da un punto di vista psico-sociale, per il livello di sofferenza dell’individuo e dei familiari, che dal punto di vista socioeconomico”. Nonostante la diffusione del problema, dagli ultimi dati nazionali risulta che solo il 43% dei pazienti affetti richiede un parere ad un professionista, confermando che questo problema era ed è ancora un tabù che si accompagna a vergogna portando all’isolamento dei soggetti affetti.
“Occorre sapere come la perdita di urine non sia solo un processo fisiologico legato esclusivamente all’età e le cosiddette ‘protezioni’ non devono rappresentare la soluzione unica al problema dell’incontinenza, ma il momento della transizione fra la fase diagnostica e quella terapeutica – afferma Giuseppe Carrieri, presidente nazionale della Siu -. La disponibilità di ambulatori e di personale dedicato, che indirizzino e seguano la paziente in ogni fase del trattamento, dai consigli sullo stile di vita – come l’alimentazione, la perdita di peso, la regolarità intestinale -, alla riabilitazione del pavimento pelvico, dalla terapia farmacologica fino alla chirurgia, è fondamentale per consentire il recupero della continenza”. Ed è proprio a tale scopo che è stato attivato il servizio ‘SIU Risponde‘, che fornisce risposte ai quesiti su incontinenza urinaria e le raccomandazioni degli urologi all’interno di un decalogo nel quale gli specialisti ribadiscono come la correzione dello stile di vita, ad esempio l’eliminazione del fumo, la dieta e il mantenimento del peso forma, sia oltremodo vantaggioso per chi soffre d’incontinenza urinaria, poiché la nicotina è un noto irritante vescicale e l’obesità indebolisce il pavimento pelvico.
“Grazie a ‘SIU Risponde’ aggiungono gli urologi – ampio spazio sarà offerto alla percezione del disagio anche psicologico della popolazione affetta dall’incontinenza nel momento in cui ci si accorge d’essere affetti dalla patologia, confrontandosi difatti con paure e vergogne che sono superabili anche con l’alleanza dello specialista”. Inoltre, gli urologi italiani saranno disponibili attraverso questa piattaforma presente sul portale www.siu.it per offrire ulteriori informazioni legate al tema dell’incontinenza, sapendosi alleati non solo sanitari quando propongono la presa in carico, avendo le attenzioni per gli aspetti legati all’umanizzazione delle cure e la migliore comunicazione medico/paziente.
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