Alla correlazione tra asma e fumo di sigaretta, l’Organizzazione mondiale della sanità ha dedicato un nuovo Knowledge Summaries
Nel mondo 262 milioni di persone soffrono di asma, patologia che causa 455mila decessi all’anno. Tra le principali cause dell’aumento della sua incidenza c’è il fumo di sigaretta: sono ancora tante le madri fumatrici ed anche i bambini esposti al fumo passivo. A questa correlazione, tra asma e fumo di sigaretta, l’Organizzazione mondiale della sanità ha dedicato un nuovo Knowledge Summaries, allo scopo di far emergere gli impatti sulla salute del consumo di tabacco negli individui con asma e, di conseguenza, la necessità di adottare misure di controllo. Il documento è stato redatto in collaborazione con il Forum of International Respiratory Societies, la Global Initiative for Asthma e l’Università della Tasmania.
Due le premesse fondamentali degli autori del Knowledge Summaries. Innanzitutto, i piccoli che nascono da madri fumatrici hanno, tendenzialmente, polmoni più piccoli e un maggiore rischio di sviluppare asma nel corso dell’infanzia. Poi, i bambini esposti al fumo passivo di tabacco hanno un rischio maggiore di sviluppare asma. Peggio ancora se il fumo è ‘attivo’, ovvero se soggetti asmatici o a rischio di sviluppare la patologia fumano in adolescenza e in età adulta. Fumare quando si soffre d’asma non solo peggiora i sintomi della patologia, ma può anche influire sull’efficacia dei farmaci, diminuendone gli effetti benefici.
Il documento esamina anche i rischi associati all’utilizzo di sigarette elettroniche e di altri dispositivi di erogazione della nicotina che, per i soggetti asmatici, presentano le stesse controindicazioni dei prodotti a base tabacco convenzionali. Per questo l’Oms sottolinea l’importanza di implementare misure efficaci di controllo del tabacco per proteggere tutti gli individui, in particolare quelli vulnerabili all’asma. “Proteggere gli individui affetti da asma dagli effetti nocivi del fumo di tabacco è fondamentale per ridurre il peso dell’asma – afferma il dott. Vinayak Mohan Prasad, responsabile dell’unità No Tobacco presso l’Oms -. Il nostro obiettivo è supportare le comunità e i governi nell’implementazione di efficaci politiche di controllo del tabacco che salvaguardino la salute pubblica e migliorino la qualità della vita delle persone affette da asma”.
Tra le raccomandazioni-chiave contenute nel Knowledge Summaries quella di adottare politiche che proibiscano il fumo in tutti i luoghi pubblici al chiuso, posti di lavoro e trasporti. Fornire servizi che supportino chi vuole per smettere di fumare, che includano anche linee telefoniche gratuite e interventi farmacologici. Incrementare le campagne di sensibilizzazione sui rischi del fumo e dell’esposizione al fumo passivo, in particolare tra le donne in dolce attesa e i tutti i genitori in generale. L’Oms, infine, punta i riflettori anche sul marketing, esortando le autorità competenti ad vietare, attraverso solide misure normative, ogni forma di pubblicità, promozione e sponsorizzazione del tabacco.
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