Il comitato ‘Caregiver familiari B1B2 affondate: “Confermiamo che continueremo a procedere con il ricorso e, anzi, valuteremo con gli avvocati se ci sono nuovamente gli estremi per richiedere nuovamente la sospensiva precedentemente ritirata, visto che un taglio, seppur ridotto, comunque ci sarà”
In Lombardia le famiglie dei disabili continuano la loro battaglia per i fondi a sostegno dell’assistenza. “Ci sono voluti oltre sette mesi per trovare altri 8,5 milioni di euro, però il taglio dei contributi della B1”, la misura destinata alle disabilità gravissime, “non si annulla completamente, ma viene solo ancora una volta rimodulato. Con la delibera del 29 luglio viene definitivamente scongiurata (per il 2024) la vergognosa lista di attesa, ma resta, seppur di minore entità, il taglio di alcune fasce di contributi che subiscono una sforbiciata di 85 euro mensili, che poi potranno (forse e non da tutti) essere recuperati a fine anno a fronte di rendicontazione di prestazioni di sollievo (a trovarle) per il caregiver familiare”. Lo sottolinea il comitato ‘Caregiver familiari B1B2 affondate‘, che annuncia l’intenzione di andare avanti con il ricorso presentato al Tar.
“È chiarissimo, ora ancora più che in precedenza – scrive il Comitato in una nota – che questa iniezione di fondi arriva solo per scongiurare la lista di attesa che avrebbe reso tutte le delibere discriminatorie, e quindi sperare di rendere inefficace il ricorso al Tar delle 28 associazioni di familiari e caregiver. D’altronde l’impegno pubblico di rimpinguare i fondi con altri 8,5 milioni è arrivato esattamente quattro giorni dopo la notifica del ricorso e appena due giorni dopo la conferenza stampa con la quale veniva annunciato il deposito del ricorso al Tar con le motivazioni dello stesso. Forse le associazioni del comitato ‘Caregiver familiari B1B2 affondate’ non saranno quelle che Regione definisce ‘istituzionali e rappresentative del mondo della disabilità’ o facenti parte del ‘coordinamento formalmente costituito’ (non si sa da chi è per quali motivi), ma quello che oggi nessuno può negare e noi affermiamo con certezza è che chi davvero rappresenta le persone con disabilità e le famiglie delle stesse sono proprio le associazioni che hanno voluto farsi carico di oneri enormi, come quelli di portare centinaia di famiglie in piazza (costringendo altri a seguire la medesima strada), e ancor di più della strada di un ricorso presso il Tar che in tanti non hanno potuto sostenere, ma che a prescindere da quello che sarà il risultato ha prodotto effetti enormi e decisivi sulla inversione a U che ha dovuto fare la Regione”.
“Come abbiamo già ripetuto durante l’ultimo presidio sotto il Pirellone il 25 luglio scorso – prosegue il comitato – questi provvedimenti arrivano fuori tempo massimo e, vista la delibera di ieri, non sistemano nemmeno completamente il disastro di questi mesi di scelte folli, ingiustificate ed ingiustificabili. Ricordiamo ancora una volta che, oltre al taglio di 85 euro (dal primo settembre), rimane il taglio del 75% dei contributi della B2“, la misura per i disabili gravi, “resta ‘lo scippo’ del Fondo caregiver, con il quale si restituirà ai caregiver a fine anno fondi che erano già destinati per legge a loro (ma solo dietro rendicontazione) e non si hanno notizie dei tanto propagandati servizi di assistenza diretta che restano al palo. Per tutte queste motivazioni – concludono i caregiver – confermiamo che continueremo a procedere con il ricorso e, anzi, valuteremo con gli avvocati se ci sono nuovamente gli estremi per richiedere nuovamente la sospensiva precedentemente ritirata, visto che un taglio, seppur ridotto, comunque ci sarà”.
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato