Per lenire il fastidioso bruciore causato dal contatto con l’ortica, si potrebbe ricorrere a una foglia di lattuga che, secondo uno studio pubblicato sull’Emergency Medicine Journal, sarebbe efficace tanto quanto le foglie di lapazio (o romice) che si utilizzano tradizionalmente
Per lenire il fastidioso bruciore causato dal contatto con l’ortica, si potrebbe ricorrere a una foglia di lattuga che, secondo uno studio pubblicato sull’Emergency Medicine Journal, sarebbe efficace tanto quanto le foglie di lapazio (o romice) che si utilizzano tradizionalmente. Nello studio, due terzi dei partecipanti non sono stati in grado di distinguere la differenza tra un trattamento con una foglia di lapazio e uno con una foglia di lattuga. “Se qualcuno vuole strofinare una foglia e non ha a disposizione la romice, allora la scelta ragionevole è la lattuga, perché non è assolutamente tossica”, spiega Rajendra Raman, consulente di medicina d’urgenza presso il Victoria Hospital di Kirkcaldy, nel Regno Unito.
Il caratteristico prurito associato all’ortica è causato da centinaia di aghi microscopici chiamati tricomi che ricoprono la pianta. Quando si sfiorano, questi aghi rilasciano un getto di sostanze chimiche, tra cui istamina, acetilcolina e serotonina. Tradizionalmente, si dice che la cura per l’eruzione cutanea e la sensazione di bruciore consista nello strofinare una foglia di romice, nota con il nome scientifico di rumex obtusifolius, sulla zona interessata. Come sottolineano i ricercatori, questa idea risale ad almeno 600 anni fa e compare per la prima volta nelle opere di Geoffrey Chaucer, il padre della letteratura inglese. Cercando online, si trova un’ampia gamma di teorie sul perché le foglie funzionino: dalla neutralizzazione dell’acido presente nella puntura dell’ortica al contenuto di antistaminici naturali. Tuttavia, i ricercatori ritengono che sia semplicemente la sensazione rinfrescante della linfa della pianta che si secca sulla pelle a causare l’effetto curativo percepito.
Se questo è vero, allora la foglia di lapazio non ha nulla di speciale e anche una foglia di lattuga dovrebbe svolgere altrettanto bene il suo compito. “Qualsiasi foglia grande, fresca e non tossica andrebbe bene, e la romice potrebbe essere diventata la foglia scelta semplicemente perché cresce in habitat simili a quelli dell’ortica”, sottolinea Raman. Per testare le presunte proprietà curative delle foglie di romice, i ricercatori hanno avviato un piccolo esperimento con nove medici sani del pronto soccorso. A ciascuno dei partecipanti è stato chiesto di strofinare un’ortica appena colta 10 volte su una zona contrassegnata su ciascun avambraccio, prima di essere bendati. Per garantire che non ci fossero pregiudizi nella percezione del trattamento, ogni partecipante ha lanciato un dado mentre era bendato per determinare con quale pianta sarebbero stati trattati.
Se usciva un numero dispari, venivano strofinate due foglie di romice sulla zona per 60 secondi sul braccio destro e due foglie di lattuga su quello sinistro per 60 secondi. Se usciva un numero pari, l’applicazione veniva invertita: foglie di romice sul braccio sinistro e lattuga su quello destro. Dopo l’applicazione, è stato chiesto ai partecipanti quale braccio pensavano fosse stato trattato con foglie di romice e quale con lattuga. Ai soggetti è stato chiesto loro di valutare il fastidio su una scala da uno a cinque. Il punteggio è stato monitorato fino alla risoluzione dei sintomi, una misura che i ricercatori hanno chiamato punteggio “Insult to Complete Healing” o “ITCH”. Allo stesso modo, i ricercatori hanno anche registrato il numero di “pomfi” visibili (le chiazze rossastre causate dalle ortiche) presenti sull’avambraccio. I risultati suggeriscono che le foglie di romice forniscono scarso aiuto.
Tre dei partecipanti hanno dichiarato correttamente quale braccio era stato trattato con la romice, tre hanno sbagliato e tre non sono stati in grado di dire quale trattamento fosse stato applicato. Sebbene i punteggi ITCH dei partecipanti siano diminuiti nel tempo, il trattamento a cui sono stati sottoposti non hanno prodotto alcuna differenza statisticamente significativa: le foglie di romice hanno superato la lattuga solo di un punto. Allo stesso modo, non sono state rilevate differenze tra i “pomfi” nelle aree trattate con foglie diverse. “È possibile che l’azione stessa dello sfregamento o forse l’effetto rinfrescante della linfa che evapora da una foglia schiacciata possano aiutare ad alleviare il bruciore”, afferma Raman.
Sebbene i ricercatori non abbiano incluso un gruppo di controllo, cioè di persone che non hanno ricevuto alcun trattamento in questo studio, Raman suggerisce che l’uso di una delle due foglie probabilmente non ha alcun impatto sulla durata del disagio. “Sinceramente non posso consigliare di strofinare alcunché sulle punture di ortica, poiché non ci sono prove scientifiche che ciò sia utile”, sottolinea Raman. “È molto probabile che il fastidio si attenuerà indipendentemente dallo sfregamento con la lattuga o la romice”, aggiunge. Tuttavia, questa soluzione potrebbe non rivelarsi particolarmente soddisfacente se si è stati punti da un’ortica.
Nel loro articolo, i ricercatori sottolineano che in particolare i bambini “non considerano accettabile non fare nulla quando provano dolore”. Quindi, anche se Raman afferma che “gentili rassicurazioni e tempo” sono probabilmente l’unico trattamento per un bambino entrato in contatto con l’ortica, ciò non significa che usare una foglia di lattuga o di romice sia necessariamente una cattiva idea. Secondo i ricercatori, sia che si utilizzi le foglie di romice che di lattuga, è probabile che l’effetto placebo sia almeno in parte responsabile del beneficio provato. Considerata la potenza dell’effetto placebo, la mancanza di reali qualità medicinali potrebbe non impedire a questa antica cura di funzionare e l’azione potrebbe portare un po’ di conforto tanto atteso.
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