Prevenzione 2 Settembre 2024 11:10

Vaiolo delle scimmie, primo caso a Malta. In Europa oltre 20mila contagi: le raccomandazioni della SItI

Lo scorso 14 agosto l’Oms ha dichiarato l’emergenza sanitaria internazionale. Al momento il rischio di contrarre il Mpox è considerato “basso/molto basso” per i soggetti residenti nell’Unione Europea

Vaiolo delle scimmie, primo caso a Malta. In Europa oltre 20mila contagi: le raccomandazioni della SItI

Il vaiolo delle scimmie continua a diffondersi e, alla fine  del mese di agosto, è approdato anche a Malta, dove è stato individuato il “primo caso dell’anno”. In Europa, stando ai più recenti dati riportati dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc), i contagi hanno superato la soglia delle 20mila unità. Nelle due settimane appena trascorse sono stati rilevati anche due casi importati: in Svezia (il 15 agosto) e in Thailandia (il 22 agosto). Numeri che hanno indotto l’Oms, lo scorso 14 agosto, a dichiarare l’emergenza sanitaria internazionale. Anche il ministero della Salute ha poi lanciato un appello alla popolazione per la “riduzione del rischio di trasmissione di Mpox” che al primo punto indica la “pratica di sesso protetto e franco confronto col partner sulla salute sessuale”, poi raccomanda di “evitare contatti con persone con sintomi di Mpox come febbre, eruzioni cutanee e linfonodi ingrossati” oltre alle raccomandazioni per il lavaggio accurato e frequente delle mani.

Lo Slide Kit della SItI

A seguito della tempestiva circolare del Ministero della Salute, il Gruppo di Lavoro “Prevenzione e Gestione delle Emergenze” della Società Italiana d’Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica (SItI) – con la supervisione redazionale del Dr. Matteo Riccó – ha predisposto uno Slide Kit.  “Uno strumento agile, ispirato a raccomandazioni internazionali, che la nostra Società scientifica mette a disposizione di Operatori e cittadini desiderosi di informarsi sull’argomento”, afferma il Prof. Silvio Tafuri, Coordinatore del Gruppo di Lavoro “Prevenzione e Gestione delle Emergenze” SItI. Al momento il rischio di contrarre il Mpox è considerato “basso/molto basso” per i soggetti residenti nell’Unione Europea, ma è comunque consigliato di rispettare le seguenti raccomandazioni:

  • evitare il contatto diretto con persone che hanno lesioni cutanee simili a quelle di Mpox,
  • evitare il contatto con oggetti o capi di vestiario di una persona affetta da Mpox (o con sospetta infezione),
  • lavare spesso le mani,
  • monitorare i propri sintomi e la comparsa di eruzioni cutanee sospette entro 21 giorni da un contatto a rischio.

I consigli per chi viaggia

Parallelamente sono state diffuse anche delle raccomandazioni per i viaggiatori:

  • evitare il contatto con animali selvatici (in particolare primati e roditori),
  • evitare contatti sessuali (o contatti stretti) con soggetti in cui è nota (o comunque sospetta) la recente infezione da Mpox (o che siano stati contatto di casi di Mpox),
  • evitare contatti sessuali (o contatti stretti) con soggetti che presentano lesioni cutanee sospette
  • consultare le linee guida del paese ospitante prima di effettuare un viaggio.

L’importanza della corretta informazione

Data l’affinità con il virus del vaiolo umano, la ricerca clinica si interessa di Mpox da molti anni e questo ha portato a sviluppare alcuni preparati vaccinali. Il vaccino MVA-BN, al momento utilizzabile in Italia su soggetti ad elevato rischio, prevede una somministrazione sottocutanea, con 2 dosi separate con seconda dose a non meno di 28 giorni dalla prima. A fronte del recente cambiamento della situazione epidemiologica internazionale è molto importante collaborare alla diffusione di informazioni accurate e tempestive riguardo la malattia monkeypox. “Dopo la tempestiva circolare ministeriale sull’argomento anche la nostra Società scientifica ha voluto contribuire e continuerà a farlo, fornendo informazioni e raccomandazioni per la prevenzione” conclude il Dr. Daniel Fiacchini, membro della Giunta Esecutiva nazionale della Società Italiana d’Igiene.

 

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