P.A.: le novità in arrivo per i manager della Sanità
Il DDL Madia approvato nei giorni scorsi dal Senato della Repubblica contiene un articolo da me fortemente voluto che porterà una vera e propria rivoluzione per la sanità italiana.
Per diventare Direttore generale di una ASL si dovrà superare un concorso nazionale e la selezione avverrà per titoli di studio, scientifici e di carriera, dinanzi ad una commissione nazionale di esperti. I soggetti selezionati potranno poi iscriversi ad un Albo tenuto presso il Ministero della salute, aggiornato con cadenza biennale. Potrà essere nominato direttore generale soltanto chi, avendo superato la selezione, è iscritto in tale elenco. Se poi il Direttore generale non raggiungerà gli obiettivi prefissati sia economico finanziari, sia con riferimento ai Livelli essenziali di assistenza e al programma valutazione esiti, o incorrerà in fatti di mala gestio, decadrà automaticamente dall’incarico e il suo nominativo verrà cancellato dall’elenco nazionale. Non sarà pertanto più nominabile presso alcuna azienda sanitaria, fatto salvo il superamento di un nuovo concorso.
Ho sempre sostenuto che la sanità funziona dove ci sono bravi manager. Sono loro a rendere efficienti o meno le aziende sanitarie. E’ per questo che ho voluto un Albo nazionale, con regole d’ingresso precise e trasparenti, dal quale potere valutare i migliori, dare alle Regioni la possibilità di scegliere tra chi ha un elevato profilo. La rivoluzione riguarderà anche i direttori sanitari e amministrativi. Anch’essi per essere nominati dovranno avere superato una selezione ed essere iscritti in un apposito albo. Finalmente i soggetti cui è demandata la gestione delle nostre aziende sanitarie e dei nostri ospedali verranno selezionati sulla base di criteri effettivamente meritocratici, senza alcuna interferenza della politica. E’ un’altra promessa mantenuta per una sanità migliore.
Beatrice Lorenzin