E il ministro Lorenzin rilancia: “Priorità assoluta alla cultura scientifica”. Patto con i media per veicolare dati esatti
Falsi miti da sfatare ed eccellenze da valorizzare nella sanità pubblica italiana. Una sfida difficile, affrontata dal Ministero della Salute in un imponente convegno che ha riunito medici e istituzioni.
Con noi, ai microfoni di Sanità Informazione, il ministro Beatrice Lorenzin definisce le due chiavi per vincere questa sfida: formazione dei medici e informazione dei cittadini. Una riflessione fondamentale, soprattutto alla luce del recente e determinato intervento del Ministero, che ha depennato migliaia di medici competenti non in regola con i crediti ECM.
“L’informazione è… tutto. Insieme alla formazione necessaria degli operatori sanitari, va curato l’aspetto dell’informazione rivolta all’utente: se ad esempio passa il messaggio falso di una presunta dannosità dei vaccini, si mette a rischio la vita di milioni di persone”, osserva il ministro. “Viceversa – continua – fornire un’informazione corretta, smontando credenze senza alcun fondamento scientifico e che peraltro vengono costantemente demolite, credo sia fondamentale”.
E il riferimento è quanto mai attuale: “Penso al recente studio americano su 95mila bambini che ribadisce l’assenza di correlazioni tra vaccini e autismo. Oggi – aggiunge Lorenzin – cerchiamo di siglare un patto con l’Ordine dei Giornalisti, una sinergia tra il mondo della sanità e il mondo dell’informazione per cercare di veicolare input non solo esatti, ma anche diretti e immediati, e quindi comprensibili da tutti”.
Per gli addetti ai lavori, oltre all’informazione è fondamentale la formazione, per meglio tutelare la salute del cittadino ed indirizzarlo ad un approccio corretto con le istituzioni sanitarie. “Sul tema delle vaccinazioni dobbiamo riuscire a coinvolgere maggiormente i pediatri – spiega Lorenzin – ma dobbiamo anche sensibilizzare gli operatori sulla questione della preservazione della fertilità: la possibilità di congelare gli ovociti o i gameti maschili in caso di tumore è, purtroppo, ancora poco divulgata, nonostante le tecniche disponibili per preservare la propria fertilità dopo la chemioterapia”.
E proprio pochi giorni fa, dal Ministero, un alert importante: la sforbiciata per migliaia di medici competenti non in regola con i crediti ECM. Un monito affinché il medico possa davvero curare questo aspetto. “I nostri corsi di formazione sono focalizzati sulle reali emergenze da affrontare. Stiamo potenziando l’Educazione Continua in Medicina per renderla più operativa, anche rispetto a questo nuovo corso del Ministero della Salute”.