Nutri e Previeni 25 Maggio 2017 11:48

Esercizio fisico aiuta a contrastare 22 malattie

Qualunque sia la malattia, fare dell’esercizio fisico aiuta. A evidenziarlo sono i risultati di un’ampia revisione di ricerche condotta dall’Università di Jyvskyl, in Finlandia, pubblicata sul British Journal of Sports Medicine. Mantenersi attivi si è rivelato efficace in 22 patologie croniche, che vanno dal diabete 2 all’Alzheimer, dall’osteoartrite fino ad alcune forme di tumore, migliorando […]

Esercizio fisico aiuta a contrastare 22 malattie

Qualunque sia la malattia, fare dell’esercizio fisico aiuta. A evidenziarlo sono i risultati di un’ampia revisione di ricerche condotta dall’Università di Jyvskyl, in Finlandia, pubblicata sul British Journal of Sports Medicine. Mantenersi attivi si è rivelato efficace in 22 patologie croniche, che vanno dal diabete 2 all’Alzheimer, dall’osteoartrite fino ad alcune forme di tumore, migliorando equilibrio, forza fisica e capacità di svolgere le attività di tutti i giorni.

La ricerca
Gli studiosi hanno revisionato 85 studi, che coinvolgevano 22 differenti malattie croniche, escludendo quelli in cui il numero di partecipanti era inferiore a 100. Sono stati messi a confronto gli effetti dell’esercizio fisico con nessuna attività  o l’erogazione di cure standard.

I risultati hanno permesso di evidenziare che l’esercizio aveva un effetto significativamente positivo sull’86% degli indicatori di performance fisica e funzionale che in totale erano 146, inclusi quelli di valutazione della camminata, della forza corporea, dell’equilibrio e della capacità di portare a termine le attività quotidiane.

L’esercizio aerobico o quello per migliorare la resistenza, oppure ancora una combinazione tra i due, offrivano risultati simili. Per circa il 20% degli indicatori, gli effetti osservati  erano più ampi, nei restanti è stato osservato un effetto moderato o piccolo.

Un altro dato molto importante rilevato nel corso della revisione degli studi è che l’esercizio fisico è risultato sicuro per chi era affetto da malattie croniche. Non si rilevavano infatti controindicazioni in chi lo svolgeva rispetto a chi era inserito nel cosiddetto gruppo di controllo. Secondo gli studiosi l’esercizio, adeguatamente programmato, è utile anche a prevenire l’eventuale disabilità legata alle malattie croniche.  

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