Salute 9 Settembre 2024 14:58

Tirzepatide (Eli Lilly) riduce del 94% il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 negli adulti con prediabete, obesità o sovrappeso

Nello studio di fase III SURMOUNT-1 tirzepatide – agonista dei recettori GIP e GLP-1 – ha fatto registrare una riduzione del 94% del rischio di progressione al diabete di tipo 2 di adulti con prediabete, obesità e sovrappeso. Tirzepatide è stata valutata 1.032 adulti affetti da prediabete e obesità o sovrappeso per un periodo di trattamento di 176 settimane, seguito da un periodo senza trattamento di 17 settimane

Tirzepatide (Eli Lilly) riduce del 94% il rischio di sviluppare diabete di tipo 2 negli adulti con prediabete, obesità o sovrappeso

Sono stati resi noti i risultati dello studio triennale SURMOUNT-1 (periodo di trattamento di 176 settimane), che valuta l’efficacia e la sicurezza di tirzepatide – agonista dei recettori GIP e GLP-1 – somministrato una volta a settimana per la gestione a lungo termine del peso e il ritardo nella progressione del diabete negli adulti con prediabete e obesità o sovrappeso.
Le iniezioni settimanali di tirzepatide (5 mgi, 10 mg, 15 mg) hanno ridotto significativamente il rischio del 94% di progressione al diabete di tipo 2 rispetto al placebo, negli adulti con prediabete e obesità o sovrappeso.
Inoltre, il trattamento con questo farmaco ha determinato una perdita di peso sostenuta durante il periodo di trattamento. Negli adulti che hanno assunto la dose da 15 mg è stata registrata una diminuzione media del peso corporeo del 22,9% rispetto al 2,1% per il placebo negli adulti con prediabete e obesità o sovrappeso alla fine del periodo di trattamento.
“L’obesità è una malattia cronica che mette a rischio 900 milioni di adulti in tutto il mondo, esponendoli a complicanze come il diabete di tipo 2”, afferma Jeff Emmick, Senior Vice President Product Development di Lilly. “Tirzepatide ha ridotto il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2 del 94% e ha portato ad una perdita di peso sostenuta nel corso del periodo di trattamento di tre anni. Questi dati rafforzano i potenziali benefici clinici della terapia a lungo termine per le persone che vivono con obesità e prediabete”.

Lo studio nel dettaglio

Tirzepatide è stata valutata in 1.032 adulti affetti da prediabete e obesità o sovrappeso per un periodo di trattamento di 176 settimane, seguito da un periodo senza trattamento di 17 settimane (193 settimane in totale). I risultati dell’analisi primaria a 72 settimane, dello studio di Fase III SURMOUNT-1, sono stati pubblicati dal New England Journal of Medicine nel 2022.
In un endpoint secondario dello studio triennale SURMOUNT-1, tirzepatide ha portato a una significativa riduzione del rischio di progressione del diabete di tipo 2 negli adulti con prediabete e obesità o sovrappeso alla settimana 176 (p<0,0001). Secondo una stima sull’efficacia, le dosi aggregate di tirzepatide hanno ottenuto risultati significativi, dimostrando una riduzione del rischio del 94% nella progressione al diabete di tipo 2 rispetto al placebo fino alla settimana 176. Secondo una stima del piano di trattamento le dosi aggregate di tirzepatide hanno ottenuto risultati significativi, dimostrando una riduzione del rischio del 94% nella progressione del diabete di tipo 2 rispetto al placebo fino alla settimana 176.

In un ulteriore endpoint secondario, tirzepatide (10 mg e 15 mg) ha portato a una diminuzione del peso statisticamente significativa rispetto al placebo negli adulti con prediabete e obesità o sovrappeso alla settimana 176 (p<0,001). Secondo una stima sull’efficacia, negli adulti che hanno assunto tirzepatide si è registrata una diminuzione media del peso del 15,4% (5 mg), 19,9% (10 mg) e 22,9% (15 mg) rispetto al placebo (2,1%) alla settimana 176. Secondo una stima del piano terapeutico, negli adulti che hanno assunto tirzepatide si è registrata una diminuzione media del peso del 12,3% 18,7% (10 mg) e 19,7% (15 mg) rispetto al placebo (1,3%) alla settimana 176.
Durante il periodo di follow-up di 17 settimane senza trattamento, negli adulti che hanno interrotto il farmaco si è registrato un aumento del peso e un leggero aumento della progressione verso il diabete di tipo 2, con una riduzione dell’88% (p<0,0001) del rischio di progressione verso il diabete di tipo 2 rispetto al placebo.

Il profilo complessivo di sicurezza e tollerabilità di tirzepatide durante lo studio è risultato coerente con i risultati primari dello studio SURMOUNT-1 a 72 settimane pubblicati in precedenza, così come altri studi clinici su tirzepatide per la gestione cronica del peso. Gli eventi avversi registrati sono stati prevalentemente di natura gastrointestinale e generalmente di gravità lieve o moderata: diarrea, nausea, costipazione e vomito.
Questi risultati principali forniscono evidenze di una riduzione del rischio di progressione verso il diabete di tipo 2 e del mantenimento a lungo termine della perdita di peso con tirzepatide negli adulti con prediabete e obesità o sovrappeso. I risultati dettagliati saranno presentati in una rivista peer-reviewed e presentati all’ObesityWeek 2024, che si terrà dal 3 al 6 novembre.

La “carta d’identità”di tirzepatide

Tirzepatide è un agonista dei recettori GIP e GLP-1 e agisce attivandoli entrambi i recettori . Il GLP-1 regola l’appetito e l’assunzione calorica. La conseguente riduzione di assunzione di calorie è probabilmente mediata dall’influenza sul controllo dell’appetito.
Inoltre, il farmaco stimola la secrezione di insulina in modo glucosio-dipendente e aumenta la sensibilità all’insulina nei pazienti con diabete mellito di tipo 2. Questi effetti possono contribuire a una riduzione dei livelli di glicemia.

 

Articoli correlati
Diabete, Sid: “Aumenta obesità ed accelera declino cognitivo e invecchiamento”. Ecco perché
Gli esperti Sid: "Sovrappeso e obesità sono sempre più comuni tra gli individui con diabete di tipo 1. Ancora, l’eccesso di glucosio potrebbe accelerare il declino cognitivo e la perdita di funzionalità del compartimento staminale, tipica del diabete, è uno dei meccanismi alla base dell’invecchiamento"
L’olio evo contrasta diabete, ipertensione e sindrome metabolica
L'olio extravergine di oliva (Evo) gioca un ruolo chiave nel contrastare l'insorgenza delle patologie cronico-degenerative non trasmissibili come il diabete mellito, l'ipertensione arteriosa, la sindrome metabolica, i tumori, le malattie a carico del sistema nervoso e la malattia renale cronica. Lo confermano le ricerche condotte e in corso all'Università degli Studi di Roma Tor Vergata
di V.A.
Diabete di tipo 2: remissione possibile con stile di vita sano, benefici anche per cuore e reni
Il diabete di tipo 2 può essere "curato" perdendo peso e, in generale, adottando uno stile di vita sano, riducendo significativamente il rischio di malattie cardiovascolari e renali. Queste sono le conclusioni di uno studio dell’Associazione europea per lo studio del diabete (EASD), pubblicato sulla rivista Diabetologia
Diabete di tipo 1, se compare in bimbi under 10 ruba 16 anni di vita
L'Italia è il primo paese al mondo ad aver istituito uno screening del diabete di tipo 1 che come prima e importante conseguenza positiva consentirà di prevenire la chetoacidosi. Oggi infatti il 40% delle diagnosi di diabete di tipo 1 avviene in ritardo a seguito di un esordio drammatico, Senza contare che, quando la malattia ha un esordio precoce, prima dei 10 anni di età, si possono arrivare a perdere ben 16 anni di aspettativa di vita. Questi sono i messaggi lanciati da Valentino Cherubini, presidente della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (Siedp) che lancia un appello in occasione della Giornata Mondiale del Diabete che si celebra domani
di V.A.
Diabete: nuove linee guida per il trattamento delle malattie cardiovascolari
Sono state pubblicate le nuove linee guida per le malattie cardiovascolari nelle persone con diabete. Molti i temi trattati: dalla stratificazione del rischio cardiovascolare allo screening fino alla diagnosi e il trattamento. Le linee guida valutano e riassumono le evidenze scientifiche disponibili al momento della loro stesura, con l’obiettivo di supportare gli operatori sanitari nel proporre il miglior approccio diagnostico o terapeutico
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Influenza, Lopalco (epidemiologo): “Picco atteso tra la fine di dicembre e l’inizio del nuovo anno. Vaccinarsi subito”

L'epidemiologo a Sanità Informazione: "Vaccinarsi contro influenza e Covid-19 nella stessa seduta: non ci sono controindicazioni, solo vantaggi"
Advocacy e Associazioni

Percorso Regolatorio farmaci Aifa: i pazienti devono partecipare ai processi decisionali. Presentato il progetto InPags

Attraverso il progetto InPags, coordinato da Rarelab, discussi 5 dei possibili punti da sviluppare per definire criteri e modalità. Obiettivo colmare il gap tra Italia e altri Paesi europei in ...
Advocacy e Associazioni

Disability Card: “Una nuova frontiera europea per i diritti delle persone con disabilità”. A che punto siamo

La Disability Card e l'European Parking Card sono strumenti che mirano a facilitare l'accesso ai servizi e a uniformare i diritti in tutta Europa. L'intervista all'avvocato Giovanni Paolo Sperti, seg...