Nutri e Previeni 12 Giugno 2017 11:30

Parkinson: rischio aumentato per chi consuma tanti latticini senza grassi

Pare che un consumo in quantità abbondanti di latticini a basso contenuto di grassi sia collegato ad un maggiore rischio di sviluppare il Parkinson. E’ quanto suggeriscono i risultati di uno studio guidato dalla Harvard T.H. Chan School of Public Health di Boston, pubblicato su Neurology.  Secondo gli studiosi consumare tre porzioni al giorno di […]

Parkinson: rischio aumentato per chi consuma tanti latticini senza grassi

Pare che un consumo in quantità abbondanti di latticini a basso contenuto di grassi sia collegato ad un maggiore rischio di sviluppare il Parkinson. E’ quanto suggeriscono i risultati di uno studio guidato dalla Harvard T.H. Chan School of Public Health di Boston, pubblicato su Neurology.  Secondo gli studiosi consumare tre porzioni al giorno di latticini a basso contenuto di grassi è correlato a un maggiore rischio di Parkinson rispetto al consumo di meno di una porzione giornaliera. Lo stesso vale per il latte con pochi grassi o scremato: berne più di una porzione al giorno può aumentare il rischio di sviluppare la malattia.

Per lo studio, i ricercatori hanno analizzato circa 25 anni di dati su 80.736 donne coinvolte nello studio nazionale di sorveglianza Nurses’ Health Study, sulla salute delle infermiere, e 46.610 uomini che invece hanno preso parte ad un’altra ricerca, l’Health Professionals’ Follow-up Study.

Per prima cosa si è evidenziato che durante il periodo di osservazione, 1.036 persone hanno sviluppato il Parkinson. In entrambi i casi, i partecipanti  hanno completato questionari di salute ogni due anni e relativi alla dieta ogni quattro anni. I ricercatori hanno esaminato i tipi di latticini scelti nell’alimentazione: formaggi, yogurt, burro, margarina ed anche gelato.

Non è stata riscontrata un’associazione tra i quelli a pieno contenuto di grassi e il Parkinson, mentre il rischio, seppur nel complesso non significativamente alto, di sviluppare la malattia risultava aumentato in chi consumava più di tre porzioni al giorno di latticini senza grassi, con un 34% di possibilità in più rispetto a chi ne mangiava meno di una porzione al giorno. Con il consumo di una porzione giornaliera di latte a basso contenuto di grassi o scremato la percentuale arrivava al 39%.

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