«Il Ministero quest’anno ci ha concesso meno iscritti, la selezione è stata più stringente. Per l’accesso post laurea, la specializzazione è indispensabile per la formazione di un medico» ai nostri microfoni Eugenio Gaudio, Rettore La Sapienza
Il test a numero chiuso per l’accesso alla facoltà di medicina e odontoiatria è concluso, ora si attendono i risultati che saranno pubblicati il 3 ottobre. A fare un bilancio della selezione e a commentare il grande afflusso dei candidati, ai nostri microfoni il Rettore dell’Università la Sapienza Eugenio Gaudio.
Quest’anno i posti disponibili per le facoltà di Medicina e odontoiatria sono inferiori rispetto all’anno scorso, eppure i candidati sono di più. Che ne pensa?
«I Ministeri quest’anno hanno abbassato i numeri, basta pensare che a livello nazionale abbiamo circa 10mila posti tra medicina e odontoiatria con circa 66mila concorrenti. Alla Sapienza 5mila iscritti e 900 posti per medicina e 80 per odontoiatria. Servirebbero più fondi, laurearsi è un investimento per il futuro del Paese».
Per quanto riguarda il bando per le scuole di specializzazione, dopo un’attesa di mesi, da poco è stato pubblicato in Gazzetta il nuovo regolamento. Tuttavia i giovani medici attendono ancora il bando, lei che ne pensa di questi ritardi?
«Io penso e mi auguro che i Ministeri risolvano il problema al più presto, so che il Miur è impegnato per accorciare i tempi: la velocità è molto importante perché i laureati non meritano di perdere un anno di attesa inutile. Tuttavia ritengo che la riforma sia finalizzata a migliorare la qualità, però ovviamente bisogna commisurare il miglioramento con la tempistica, io mi auguro che nelle prossime settimane il problema sia risolto, esca il bando e i nostri a studenti possano accedere al concorso. Voglio sottolineare che la formazione specialistica è una fase indispensabile per la formazione di un medico, in passato dopo la laurea si poteva iniziare a lavorare, oggi senza specializzazione non si accede al Sistema Sanitario Nazionale, quindi è importantissimo che questo avvenga in tempi rapidi».