Le immagini utilizzate come sfondo durante le videocall potrebbero giocare un ruolo importante sulla sensazione di stanchezza che si prova a fine conferenza. A dimostrarlo è uno studio pubblicato sulla rivista Frontiers in Psychology
Le immagini utilizzate come sfondo durante le videocall potrebbero giocare un ruolo importante sulla sensazione di stanchezza che si prova a fine conferenza. A dimostrarlo è uno studio condotto dagli scienziati della Wee Kim Wee School of Communication and Information della Nanyang Technological University (Singapore), i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista Frontiers in Psychology. Il lavoro ha coinvolto oltre 600 persone di età compresa tra 22 e 76 anni, che hanno partecipato a un sondaggio nel quale si chiedeva il tipo di sfondi che utilizzavano durante le videocall.
Con il lockdown, spiegano gli esperti, il numero di ore trascorse in videocall è aumentato vertiginosamente, e molti utenti riportano un sentimento di stanchezza fisica, emotiva e cognitiva che si manifesta a seguito della chiusura della call, noto come videoconferencing fatigue (VF). Questo parametro è stato misurato attraverso una scala a cinque punti che indicava i livelli di affaticamento generale, visivo, sociale, motivazionale ed emotivo. Stando a quanto emerge dall’indagine, gli sfondi virtuali animati risultano associati a livelli più elevati di stanchezza rispetto a immagini statiche. Anche l’effetto sfocato sembrava provocare VF maggiore rispetto agli sfondi fermi.
“Il cervello umano – afferma Heng Zhang, scienziato che ha coordinato lo studio – reagisce automaticamente alle nuove informazioni nell’ambiente, il che consuma risorse cognitive, che poi aumentano il carico cognitivo e, di conseguenza, la stanchezza. Gli sfondi sfocati, in effetti, lasciano intravedere degli scorci che possono occasionalmente distrarre l’utente, mentre le animazioni video interrompono continuamente l’attenzione, richiedendo un maggiore impiego di risorse cognitive”. E continua: “In un ambiente di lavoro l’opzione ideale sarebbe scegliere un’immagine di sfondo a tema naturale”.
“Durante le chiamate in contesti rilassati, i partecipanti che hanno utilizzato sfondi allegri e divertenti hanno riportato i livelli di VF più bassi”, sottolinea Zhang. “È importante che gli utenti scelgano gli sfondi in modo appropriato, poiché contesti diversi richiedono immagini appropriate per migliorare non solo l’efficacia delle videocall, ma anche l’esperienza psicologica degli utenti”, aggiunge. Saranno necessari ulteriori approfondimenti, concludono gli autori, per capire come le varie fasce d’età e l’obiettivo delle videoconferenze possano influenzare la relazione tra sfondi virtuali e VF.
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