Oltre la metà dei casi adolescenti o giovani adulti. In Abruzzo è stata osservata l’incidenza più elevata
Dall’inizio del 2024 al 31 agosto 2024, in Italia, “sono stati notificati 864 casi di morbillo – 22 casi per milione di abitanti – di cui 53 nel mese di agosto 2024”. I dati sono riportati nel nuovo bollettino mensile del sistema di sorveglianza nazionale dell’Istituto superiore di sanità (Iss). Nei primi otto mesi del 2023 erano stati segnalati 11 casi di morbillo, di cui nove confermati in laboratorio e due casi possibili. Quasi 80 volte in più in un anno. “Lo stato vaccinale è noto per il 93,6% dei casi segnalati, di cui l’89,9% erano non vaccinati al momento del contagio – sottolinea il report – Tra i casi segnalati, 68 sono operatori sanitari, di cui 50 non vaccinati mentre le complicanze più frequentemente riportate sono state epatite/aumento delle transaminasi, polmonite e un caso di encefalite in un giovane adulto, non vaccinato”. Nello stesso periodo in esame sono stati segnalati anche 2 casi di rosolia, classificati come possibili.
“Il 90,3% del totale dei casi segnalati nel periodo è stato confermato in laboratorio e il 7,2% sono casi importati. Sono 17 le Regioni e province autonome che hanno segnalato casi dall’inizio dell’anno, di cui otto (Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Sicilia, Campania, Toscana, Abruzzo, Liguria) hanno riportato complessivamente il 90,7% dei casi. In Abruzzo è stata osservata l’incidenza più elevata (52,0/milione abitanti)”, prosegue il report. L’età mediana dei casi segnalati “è pari a 30 anni, oltre la metà dei casi (53%) sono adolescenti o giovani adulti e un ulteriore 23,9% ha più di 40 anni di età. Tuttavia, l’incidenza più elevata è stata osservata nei bambini sotto ai 5 anni d’età e sono stati segnalati 41 casi in bambini con meno di un anno di età, troppo piccoli per essere vaccinati”, conclude l’Iss.
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato