C’è una nuova e pericolosa “challenge” che emerge dalla popolare piattaforma social TikTok: il chroming. Si tratta di una “sfida” a inalare i fumi tossici associati a prodotti e articoli per la casa. Se ne è discusso in occasione della conferenza dell’American Academy of Pediatrics
C’è una nuova e pericolosa “challenge” che emerge dalla popolare piattaforma social TikTok: il chroming. Si tratta di una “sfida” a inalare i fumi tossici associati a prodotti e articoli per la casa, dallo smalto ai pennarelli indelebili, una pratica che potrebbe danneggiare gravemente gli adolescenti. Ad esaminare le dinamiche e le caratteristiche di questi “video” è uno studio del Cohen’s Children’s Medical Center, presentato durante la conferenza nazionale 2024 dell’American Academy of Pediatrics. I ricercatori hanno analizzato un totale di 109 video sul chroming che insieme avevano ottenuto più di 25 milioni di visualizzazioni.
In particolare, gli scienziati hanno considerato le informazioni relative al genere e all’età del content creator, il tipo di elemento utilizzato per la pratica e la frequenza con cui pubblicavano i video. “L’aspetto più preoccupante – sottolinea Keerthi Krishna, tra gli autori dello studio – riguarda la tipologia di oggetti usati dagli influencer, tutti facilmente accessibili ai ragazzi, il che rende più complicato individuare il comportamento dannoso, incrementando il rischio di un uso ripetuto e dello sviluppo di una dipendenza”. Chiamato anche ‘huffing’, il chroming produce un breve stato euforico, ma può portare a vertigini, danni cerebrali e persino decesso.
Una delle vittime di questa “challenge” pericolosa è Esra Haynes, una studentessa di 13 anni di Melbourne, Australia. Esra è morta il 31 marzo 2023, a causa dell’esposizione a sostanze chimiche durante un pigiama party dopo aver preso parte al trend di TikTok. Si dice che abbia annusato un deodorante spray, che si ritiene sia la causa della sua morte. Nel settembre 2023, è morta un’altra adolescente, Sarah Mescall, tre giorni dopo essere stata ricoverata al Crumlin Children’s Hospital di Dublino. Si dice che sia crollata dopo aver partecipato alla sfida “chroming” e si sia svegliata a un certo punto per raccontare alla madre cosa era successo prima di svenire di nuovo. Il 6 marzo 2024 è toccato a un bambino di 11 anni è morto dopo aver presumibilmente durante una festa in pigiama con gli amici.
Tra i video analizzati, l’oggetto più comune erano i pennarelli indelebili, seguiti da prodotti antipolvere, smalto per unghie, diluente per vernici, benzina, deodorante spray e lacca per capelli. Oltre la metà dei filmati faceva riferimento a effetti derivanti da dipendenza o uso ripetuto. Gli autori concludono che genitori e pediatri devono essere consapevoli di questa tendenza e dei suoi pericoli, e le aziende di social media dovrebbero muoversi più attivamente per prevenire la diffusione di contenuti dannosi.
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