Un’iniziativa coordinata dalla Rete cardiologica Irccs del ministero della Salute. Ecco come partecipare al progetto o avere informazioni sulle modalità di reclutamento e le fasi del trial
Inizierà a gennaio, segnando un passo verso la prevenzione cardiovascolare di precisione e personalizzata, il reclutamento dei 30mila cittadini sani, tra i 40 e gli 80 anni, che decideranno di aderire volontariamente a CvRisk-IT, iniziativa coordinata dalla Rete cardiologica Irccs del ministero della Salute. Chiunque intenda partecipare al progetto o desideri informazioni sulle modalità di reclutamento e le fasi del trial può iscriversi alla community (a questo link).
Ulteriore pre-requisito per poter accedere, non aver avuto precedenti di malattie cardiovascolari o diabete di tipo 2.
La Rete cardiologica Irccs ricorda che le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte in Italia (30,8%) e in Europa (32%). Nonostante ciò, il 54% degli italiani ritiene erroneamente di non essere a rischio e solo un italiano su due dichiara di fare “qualcosa” per la prevenzione cardiovascolare. Lo studio CvRisk-IT, finanziato dal ministero della Salute con 20 milioni per il quadriennio 2023-2026, mira a rivoluzionare l’approccio alla prevenzione cardiovascolare introducendo tre nuovi modificatori di rischio nei protocolli di valutazione: componente ereditaria, presenza e quantità di calcio coronarico e analisi dell’arteria carotidea. Elementi che, come sottolinea Lorenzo Menicanti, presidente della Rete cardiologica, nella nota, permetteranno di identificare con maggiore precisione i soggetti a rischio e di proporre interventi preventivi mirati e personalizzati.
Lo studio è tra i progetti finanziati dallo Stato, con la legge di bilancio 2023. A questo proposito, il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha sottolineato come “CvRisk-IT si distingue per l’approccio metodologico innovativo e per il potenziale impatto sulla salute dei cittadini, proponendo lo sviluppo di strategie di prevenzione primaria integrate e personalizzate con l’utilizzo di dati avanzati e tecnologie all’avanguardia per identificare precocemente il rischio cardiovascolare e intervenire in modo tempestivo”.
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