Aisla, Uildm, Famiglie Sma e Centri Clinici Nemo, in occasione del G7 sull’Inclusione e le Disabilità, hanno dato vita ad un’alleanza sulle malattie neuromuscolari, promuovendo il diritto alla salute e la piena partecipazione alla vita civile, sociale e politica, come stabilito dalla Convenzione Onu
“Oggi, più che mai, è fondamentale impegnarsi nella progettazione e gestione di spazi fisici, culturali e sociali, rispettando le normative e i principi di solidarietà e responsabilità”. Lo scrivono le associazioni Aisla, Uildm, Famiglie Sma e Centri Clinici Nemo che, in occasione del G7 sull’Inclusione e le Disabilità, hanno dato vita ad un’alleanza, unendosi in un unico grande stand, ad Assisi, sulle malattie neuromuscolari e promuovendo il diritto alla salute e la piena partecipazione alla vita civile, sociale e politica, come stabilito dalla Convenzione Onu.
Rappresentanti delle quattro associazioni sono presenti anche oggi a Solfagnano per la presentazione della tanto attesa “Carta di Solfagnano“, redatta con l”obiettivo principale di abbattere le barriere architettoniche e culturali per creare una società più inclusiva. “L’alleanza tra Aisla, Uildm,Famiglie Sma e Centri Clinici Nemo, in occasione del G7 sulla Inclusione & Disabilità – spiegano le associazioni in una nota – rappresenta un esempio di ‘Progetto Inclusivo’, dimostrando la forza dell’unione e della coesione”.
Aisla, l’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, fa parte dell’Osservatorio Nazionale con particolare attenzione al “Progetto di Vita“. Uildm, l’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, riconosce il principio dell’autodeterminazione come fondamentale per soddisfare i bisogni delle persone con disabilità. In tema di Salute, Famiglie Sma sottolinea l’importanza del test genetico nello screening neonatale per individuare la malattia. I Centri Clinici Nemo, espressione della comunità dei pazienti neuromuscolari, sono un esempio di presa in carico e competenza degli operatori, che si impegnano a valorizzare, sostenere e dare speranza a ogni individuo, affinché non si senta mai solo, non solo come paziente, ma come persona.
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