Questa mattina, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si è tenuta al Palazzo del Quirinale l’annuale cerimonia dedicata a I Giorni della Ricerca di Fondazione AIRC
“Per consentire che l’efficacia dei risultati della ricerca non incontri ostacoli è necessario rimuovere e superare condizioni di divario territoriale. È nostra responsabilità far sì che questi divari non si propongano nella lotta ai tumori. L’universalità delle cure e la parità dei diritti sono principi irrinunciabili della Repubblica, come ci prescrive la Costituzione. Ricerca, prevenzione, cura, vanno di pari passo. La lotta ai tumori è un terreno esemplare sotto questo profilo”. Sono le parole con cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è intervenuto al Quirinale alla cerimonia di presentazione de “I Giorni della Ricerca”, che Fondazione Airc promuove dal 1995 per accendere i riflettori sul tema del cancro, per informare il pubblico sui progressi della ricerca oncologica e raccogliere fondi da destinare ai circa 6mila scienziati per la prevenzione, la diagnosi e la cura dei tumori.
“Per definizione, l’aspirazione alla guarigione – continua il Capo dello Stato – consente di sconfiggere la diffidenza se non l’ostilità verso la applicazione dei risultati della ricerca, tentazione che si affaccia, periodicamente, in segmenti dell’opinione pubblica e si insinua negli ambiti di chi è chiamato a responsabilità di dirigenza. La prevenzione negli stili di vita, gli screening oncologici sono strumenti essenziali, così come l’educazione, a partire dai giovani. Le diagnosi precoci sono la condizione prima di successo nella cura. Tutelare la salute delle persone, che sono portatrici di diritti prima ancora del loro status di cittadini. Credo che questo conferisca una forte spinta, anche etica, ai giovani ricercatori che, dopo l’università, entrano nei laboratori e intraprendono la professione della loro vita. Un lavoro faticoso, ma entusiasmante. Abbiamo giovani di grande tenacia e di grande capacita”.
“Il rafforzamento della prevenzione e della diagnosi precoce non può prescindere da un potenziamento dei programmi di screening oncologico”, evidenzia il ministro della Salute, Orazio Schillaci. “In questa direzione abbiamo intensificato le attività di promozione dei programmi gratuiti offerti dal Servizio sanitario nazionale – continua – e stiamo lavorando per allargare i programmi di screening al tumore del polmone. Ed è stato dato nuovo impulso alla ricerca perché la ricerca, ne siamo fortemente consapevoli, soprattutto nel campo oncologico è sinonimo di futuro». Schillaci ha poi sottolineato che «l’attenzione concreta alla ricerca oncologica è testimoniata anche dalle risorse stanziate dal Programma Sviluppo e coesione Salute e dagli investimenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza finalizzati alla valorizzazione e al potenziamento della ricerca biomedica del Servizio sanitario nazionale”.
“Per affrontare il cancro è necessario uno sforzo collettivo che superi i confini dei singoli Paesi”, sottolinea Andrea Sironi, presidente della Fondazione Airc. “L’auspicio a livello europeo è quello di arrivare a investire almeno il 3% del Pil in ricerca scientifica e istruzione, con l’obiettivo di impostare programmi che guardino al futuro e gestiscano le nuove sfide in modo strutturato. La ricerca finanziata da Airc – prosegue – produce risultati concreti con oltre 2mila pubblicazioni scientifiche nel solo 2023 e numerose scoperte che hanno avuto un impatto su tecniche diagnostiche e terapie, ed è competitiva a livello internazionale. Rappresentiamo un solido punto di riferimento per una comunità di 6mila ricercatori del nostro Paese che sanno di poter contare su risorse allocate in modo rigoroso, trasparente e meritocratico e su un piano strutturato per lavorare con un orizzonte a medio termine e con la continuità di risorse necessarie allo sviluppo delle loro progettualità”.
Lo sviluppo di tecnologie avanzate e collaborazioni multidisciplinari internazionali hanno già permesso di raggiungere considerevoli traguardi cui Airc ha contribuito. “Siamo oggi in grado di identificare le caratteristiche genetiche dei tumori, di studiare singole cellule nei tessuti e nel sangue e di seguirne le interazioni con il sistema immunitario, di definirne la vulnerabilità e di disegnare farmaci mirati”, dice Anna Mondino, direttrice scientifica di Fondazione AIRC. “Abbiamo capito come usare radio e chemioterapia in modo più efficace e studiato alternative terapeutiche meno invasive. Abbiamo capito come istruire il nostro sistema immunitario – continua – contro i tumori e sfruttare l’ingegneria genetica per generare farmaci viventi. Airc è stata motore di avanzamento scientifico basato su meritocrazia e competitività, supportato dalla partecipazione della società civile. Siamo grati ai donatori e ai volontari attivi su tutto il territorio. Io li chiamo i nostri ricercatori di fondi”.
Al termine della cerimonia, il Presidente Mattarella ha consegnato quattro importanti riconoscimenti a scienziati e sostenitori di Airc. Il Premio “Guido Venosta” è stato assegnato al dottor Mario Paolo Colombo Fondazione Irccs Istituto nazionale dei tumori – Milano per aver interamente dedicato la sua carriera alla ricerca oncologica, contribuendo a ricerche originali in onco-immunologia e partecipando alla definizione di correlati studi clinici, per aver ricoperto posizioni di responsabilità nella gestione della ricerca e nella sua divulgazione, aver contribuito alla costruzione di reti nazionali per la ricerca oncologica integrate nel panorama internazionale, e per essere stato il punto di riferimento per tanti giovani scienziati. Il Premio Airc “Credere nella Ricerca” è stato attribuito a:
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