One Health 30 Ottobre 2024 12:16

Se ‘si muore dal caldo’ è (anche) colpa dell’uomo: “Oltre la metà dei decessi causati dal riscaldamento antropogenico” 

Uno studio spagnolo rivela che oltre la metà delle morti causate dal caldo, circa il 56%, è correlata al cambiamento climatico causato dall’uomo.  Secondo la ricerca, quindi, 38.154 dei 68.593 decessi legati al caldo dell'estate del 2022 non sarebbero avvenuti senza il riscaldamento antropogenico   
Se ‘si muore dal caldo’ è (anche) colpa dell’uomo: “Oltre la metà dei decessi causati dal riscaldamento antropogenico” 

Se si muore dal caldo è anche colpa dell’uomo: più della metà dei decessi causati dalle temperature torride sono collegati al riscaldamento antropogenico. Nell’estate del 2022, in Europa, infatti, 38.154 morti – oltre la metà del totale – sono attribuibili al riscaldamento causato dall’uomo. Ad affermarlo sono i ricercatori dell’istituto Institute per la Salute Globale (ISGlobal) di Barcellona. In particolare, secondo lo studio spagnolo, le temperature record dell’estate 2022 hanno causato oltre 68mila decessi in Europa. La nuova analisi ha riscontrato che oltre la metà di queste morti, circa il 56%, è correlata al cambiamento climatico causato dall’uomo. Secondo la ricerca, quindi, 38.154 dei 68.593 decessi legati al caldo in quell’estate non sarebbero avvenuti senza il riscaldamento antropogenico.

Le premesse della ricerca

“L’estate del 2022 – scrivono i ricercatori nell’abstract dello studio – è stata la più calda mai registrata in Europa, caratterizzata da un’intensa serie di ondate di calore e +1,4 °C più calda rispetto al periodo di riferimento 1991-2021. Con temperature che negli ultimi anni hanno battuto un record di temperatura dopo l’altro, l’Europa sta già sperimentando gli impatti negativi del riscaldamento antropogenico, in particolare un aumento senza precedenti della frequenza e dell’intensità delle ondate di calore. Uno degli impatti significativi del cambiamento climatico indotto dall’uomo sulla salute umana è la morbilità e la mortalità correlate al calore. Ad oggi, le ondate di calore rappresentano la maggior parte dei decessi correlati alle condizioni meteorologiche in Europa”.

I rischi per la salute che derivano dal troppo caldo

“Sono stati identificati rischi elevati di morte per malattie cardiovascolari e respiratorie correlate all’esposizione al calore tra le persone con condizioni preesistenti, in particolare nelle popolazioni vulnerabili, tra cui gli anziani e coloro che si trovano in condizioni socio-economiche svantaggiate. Nonostante la crescente consapevolezza di tali rischi negli ultimi decenni e l’attuazione di strategie di sanità pubblica per far fronte agli effetti negativi del calore, le società europee sono ancora ampiamente vulnerabili alle alte temperature estive”, spiegano ancora i ricercatori.

Il metodo di studio

Gli scienziati hanno utilizzato dati di temperature e mortalità da 35 Paesi europei per stimare la mortalità estiva legata al caldo nel 2022. Con un set di dati delle anomalie della temperatura globale tra il 1880 e il 2022, i ricercatori hanno poi stimato l’aumento di temperatura dovuto al riscaldamento antropogenico in ogni regione. Sottraendo tali aumenti dalle temperature registrate, hanno stimato quali sarebbero state le temperature senza il riscaldamento antropogenico. Infine, con il modello sviluppato nello studio precedente, hanno calcolato la mortalità in uno scenario ipotetico in cui si fossero verificate le temperature naturali senza l’aggravio causato dall’uomo.

Cosa è emerso

I risultati, pubblicati sulla rivista npj Climate and Atmospheric Science, mostrano che i decessi attribuibili al riscaldamento antropogenico erano il doppio nelle regioni meridionali rispetto al resto d’Europa. Il team ha trovato un numero maggiore di decessi legati al caldo tra le donne (22.501 su 37.983 decessi) e le persone di età pari o superiore a 80 anni (23.881 su 38.978 decessi), rispetto agli uomini (14.026 su 25.385 decessi) e a persone di 64 anni o meno (2.702 su 5.565 decessi). “Questo studio evidenzia l’impatto del riscaldamento globale sulla salute pubblica: le donne e gli anziani sono particolarmente vulnerabili agli effetti negativi delle temperature crescenti,” conclude Thessa Beck, ricercatrice di  ISGlobal e prima autrice dello studio.

 

Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato

 

 

GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Settimana dell’Immunizzazione, Oms: “Vaccinare tutti è umanamente possibile”

L'edizione 2025 della Settimana mondiale dell'immunizzazione esaminerà non solo ciò che i vaccini fanno per migliorare la vita oggi, ma anche ciò si può ottenere nei prossi...
Prevenzione

Settimana Mondiale dell’Immunizzazione, Sin: “Proteggere il cucciolo d’uomo sin dalla nascita”

La SIN ribadisce le misure fondamentali di protezione per i neonati da virus e batteri per una crescita in salute e al riparo da rischi di infezioni
Nutri e Previeni

Alimentazione, la dieta africana ‘spegne’ l’infiammazione

Allo studio hanno partecipato 77 uomini sani della Tanzania, alcuni sono passati a una dieta occidentale per due settimane, altri ad una africana tradizionale
Prevenzione

Contro le patologie respiratorie la vaccinazione è la via maestra

La vaccinazione rappresenta la strada d’elezione per prevenire e controllare le patologie virali. Le Raccomandazioni di quattro società scientifiche sulla prevenzione delle patologie resp...
Advocacy e Associazioni

Tumore al seno: tossicità finanziaria per il 38% delle donne, 70% affronta spese extra per le cure

Presentati a Roma i risultati del sondaggio su 585 pazienti realizzato da ANDOS e C.R.E.A. Sanità, per indagare gli effetti collaterali della malattia in termini umani, organizzativi, economici...