Da sabato tornano in piazza i “Cioccolatini della Ricerca”: migliaia di volontari di Fondazione AIRC, coordinati dai 17 uffici regionali, animeranno i banchetti allestiti per l’appuntamento più “dolce” del programma dei Giorni della ricerca
Da sabato tornano in piazza i “Cioccolatini della Ricerca”: migliaia di volontari di Fondazione AIRC, coordinati dai 17 uffici regionali, animeranno i banchetti allestiti per l’appuntamento più “dolce” del programma dei Giorni della ricerca. Con le donazioni che verranno raccolte per l’occasione si potranno sostenere quasi 6mila ricercatori impegnati a trasformare i risultati di laboratorio in strumenti di prevenzione, diagnosi e cura contro il cancro. Un lavoro che si porta avanti non solo con microscopi, vetrini, reagenti, ampolle, guanti, pipette e occhiali. Anche una colorata confezione di cioccolatini può accelerare gli studi, portando nuove risorse, spiegano da AIRC.
I Cioccolatini della Ricerca saranno disponibili per tutto il mese di novembre anche nelle filiali Banco Bpm, partner istituzionale di AIRC, e online su Amazon.it. La sfida dei ricercatori contro il cancro è ambiziosa. Basta guardare i numeri che vedono i nuovi casi in aumento: lo scorso anno in Italia ci sono state circa 395mila diagnosi di tumore (208mila negli uomini e 187mila nelle donne), più di mille al giorno. E negli ultimi 3 anni si è registrato un incremento di oltre 18mila casi, ricorda l’AIRC. A fronte del maggior numero di diagnosi si registrano però anche progressi nella sopravvivenza, grazie a una cura più efficace e alla prevenzione delle recidive. Nel nostro Paese in un decennio, tra il 2010 e il 2020, sono aumentate del 54% circa le persone che hanno superato il cancro e sono vive a oltre 10 anni dalla diagnosi. Ma la ricerca deve andare avanti e richiede tempo e investimenti, avvertono gli esperti.
Quanto sia importante ne è pienamente consapevole, fra gli altri, Domenico, giovane volontario AIRC che lo ha sperimentato in prima persona. Lui che di cioccolatini ne ha distribuiti moltissimi, in piazza al fianco dei ricercatori da quando aveva 20 anni, a ottobre del 2017 riceve una diagnosi di linfoma non Hodgkin, tumore del sangue che nasce nel sistema linfatico a partire dai linfociti, cellule del sistema immunitario presenti nel circolo. Era impegnato all’università con gli studi di Medicina. Nonostante la diagnosi difficile e il percorso terapeutico con chemio e un trapianto autologo di midollo, Domenico non ha mai perso la speranza: “Ho deciso da subito di raccontare tutto il mio percorso sul mio profilo social per tenere aggiornati gli amici e le persone a me care che non potevano starmi fisicamente vicino, o anche che non sapevano come farlo”, racconta. “Oggi sono di nuovo qui, accanto ad AIRC , con ancora più comprensione, perché ho provato sulla mia pelle che la cura nasce dalla ricerca, e dal nostro sostegno”, aggiunge.
Domenico invita dunque tutti a “venire nelle piazze per prendere i cioccolatini della ricerca“, confezioni da 200 grammi di cioccolato fondente firmato Venchi a fronte di una donazione minima di 15 euro, “un importante strumento per garantire continuità ai nostri scienziati”. Importante e anche buono. Il cioccolato fondente, assicurano gli esperti, se consumato in quantità moderata, può essere un alleato per il benessere fisico. Contiene infatti cacao ricco di molecole con potenziali effetti favorevoli sulla salute come i flavonoidi, della famiglia dei polifenoli, con proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Insieme ai cioccolatini della ricerca sarà consegnata anche la speciale guida con un focus sulla salute maschile.
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