Advocacy e Associazioni 11 Novembre 2024 11:39

Tumore al seno, nato in Italia il primo Osservatorio sui test genomici

Si stima che ogni anno in Italia siano circa 13mila le potenziali candidate ai test genomici, ma nel 2024 sono stati eseguiti solo 9mila test
di I.F.
Tumore al seno, nato in Italia il primo Osservatorio sui test genomici

Nasce in Italia il primo Osservatorio sui test genomici per il tumore del seno, finalizzato a sensibilizzare le donne sui benefici che queste analisi molecolari possono offrire nel selezionare le terapie più opportune, e per informare le Istituzioni sui benefici per la spesa sanitaria. L’iniziativa, annunciata nel congresso dell’Associazione di oncologia è della Fondazione Aiom. “L’obiettivo dei test – spiega la Fondazione – è identificare le pazienti con la malattia allo stadio iniziale nelle quali, dopo l’intervento chirurgico, la chemioterapia è effettivamente utile e quelle per le quali è sufficiente la terapia ormonale”. Quanto sia importante la diagnosi precoce lo dicono i dati sulla sopravvivenza delle donne con il tumore del seno, che è aumentata del 20% in otto anni, passando da 692.955 nel 2015 a 834.200 nel 2023.

Quante sono le potenziali candidate ai test genomici

Si stima che ogni anno in Italia siano circa 13mila le potenziali candidate ai test genomici, ma nel 2024 sono stati eseguiti solo 9mila test. Questi ultimi sono disponibili e gratuiti in tutte le regioni, sebbene in alcune zone ci siano “difficoltà nell’accesso”, rileva la Fondazione Aiom. È però  vero, aggiunge, che l’Italia sta “scontando un forte ritardo” perché nel nostro Paese queste analisi molecolari sono disponibili solo dal 2021 mentre nel resto d’Europa lo sono da  oltre dieci anni. L’Osservatorio sui test genomici viene perciò istituito “per sensibilizzare Istituzioni, clinici e pazienti sull’importanza di queste analisi molecolari e sulla necessità di ampliare il numero di donne eleggibili. La prima iniziativa in programma “è un position paper, cioè un documento di indirizzo per le istituzioni regionali e le direzioni generali degli ospedali” che, conclude il presidente della Fondazione Saverio Cinieri, “sarà pronto entro metà 2025” e presentato in “una  campagna social con video interviste e talk show”.

 

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