Gli scienziati giapponesi hanno messo a punto un algoritmo brevettato, basato sull’intelligenza artificiale che, in futuro, potrebbe essere usato per eseguire screening rapidi e senza contatto per ipertensione e diabete, monitorando anche la risposta ai trattamenti
Screening rapidi per ipertensione e diabete che non necessitano nemmeno di contatto con il paziente. È questo il progetto a cui stanno lavorando gli scienziati giapponesi: usando l’intelligenza artificiale e video ad alta velocità (da 5 a 30 secondi) della pelle del viso e del palmo della mano, infatti, è possibile rilevare la presenza di ipertensione, ottenendo risultati simili a quelli di un misuratore di pressione sanguigna. Ma non è tutto. Questo stesso sistema, attualmente in fase di sviluppo iniziale in Giappone, ha anche rilevato con precisione il diabete di tipo 1 o di tipo 2. Lo studio preliminare sull’algoritmo brevettato, basato sull’intelligenza artificiale, sarà presentato al congresso dei cardiologi americani, American Heart Association, la prossima settimana a Chicago (leggi l’abstract della sessione congressuale). Il sistema è talmente promettente che i ricercatori pensano che in futuro possa essere usato per eseguire screening rapidi e senza contatto per ipertensione e diabete, monitorando anche la risposta ai trattamenti.
“Questo metodo potrebbe in futuro consentire alle persone di monitorare la propria salute da casa e facilitare la diagnosi precoce di ipertensione e diabete in coloro che evitano visite mediche e test del sangue”, spiega Ryoko Uchida, autrice dello studio e ricercatrice presso l’Università di Tokyo. Il sistema si basa su alterazioni del flusso sanguigno provocate dall’ipertensione e dal diabete, e analizza i dati video a 150 immagini al secondo. Grazie ad un algoritmo di intelligenza artificiale, il sistema rileva queste condizioni da caratteristiche del flusso sanguigno visibili nelle immagini. È emerso che lo strumento ha una precisione del 94% nel rilevare l’ipertensione di stadio (pressione superiore a 130/80 mm Hg), rispetto ai valori di pressione ottenuti con un monitor continuo durante le registrazioni video. Inoltre, ha una precisione del 75% nell’identificare il diabete, confrontata con i risultati di un test ematico dell’emoglobina glicata (HbA1c), che misura il livello medio di zucchero nel sangue. Il sistema deve essere perfezionato per includere un algoritmo che tenga conto delle aritmie, secondo Uchida, e si spera di poterlo adattare per dispositivi accessibili, come sensori su smartphone o specchi intelligenti. In seguito, gli autori mirano a richiedere l’approvazione della FDA per un dispositivo domiciliare.
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