I ricercatori hanno stimanto la frequenza, la gravità e la prevenibilità degli eventi avversi associati all’assistenza peri-operatoria (dal periodo pre-intervento alla fine della convalescenza) e descrivere l’ambito e le professioni coinvolte
Gli eventi avversi colpiscono più di un terzo, circa il 38%, dei pazienti adulti che si sono sottoposti ad un intervento chirurgico. A rivelarlo uno studio condotto in 11 ospedali nello stato del Massachusetts (Usa) e pubblicato sul British Medical Journal da esperti del Centro di Chirurgia e Salute Pubblica dell’Ospedale Brigham and Women’s Hospital di Boston e Harvard Medical School, Harvard T.H. Chan School of Public Health. Quasi la metà degli eventi avversi è stata classificata come grave e la maggior parte di essi è stata considerata potenzialmente prevenibile. Gli eventi avversi, ovvero gli effetti negativi di trattamenti come farmaci o interventi chirurgici, rappresentano una delle principali cause di danno ai pazienti durante un ricovero ospedaliero.
I ricercatori si sono proposti di stimare la frequenza, la gravità e la prevenibilità degli eventi avversi associati all’assistenza peri-operatoria (dal periodo pre-intervento alla fine della convalescenza) e descrivere l’ambito e le professioni coinvolte. Gli esperti hanno studiato un campione di 1.009 pazienti di età superiore ai 18 anni ricoverati nel 2018 in 11 ospedali per interventi chirurgici. Gli eventi avversi sono stati classificati come gravi se hanno causato danni seri che richiedevano un intervento significativo o una lunga degenza, se hanno comportato una minaccia per la vita o se hanno portato a un esito fatale.
Gli esperti hanno valutato la gravità e la prevenibilità degli eventi avversi anche in base al tipo di evento, al contesto e alla professione coinvolta. Dei 1.009 casi esaminati (età media 61 anni), sono stati identificati eventi avversi in 383 pazienti (38%), con eventi avversi gravi in 160 di questi 383 casi. Gli eventi avversi più comuni sono stati legati direttamente alla procedura chirurgica (49%), eventi avversi da farmaci (27%), infezioni correlate all’assistenza sanitaria (12%), eventi di assistenza al paziente, come cadute o piaghe da decubito (11%) e reazioni a trasfusioni di sangue (0,5%). Metà di questi eventi si sono verificati in reparti di cura generale, il 26% nelle sale operatorie, il 13% nelle unità di terapia intensiva e il 7% in altre aree ospedaliere.
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornato