Aism e Naba impegnate in un progetto che ha messo a punto la casa ideale per le persone affette da sclerosi multipla
“Vivere in un ambiente confortevole fa bene alla salute”. Un’affermazione che diventa ancor più vera quando ad abitare in un determinato spazio è una persona affetta da una forma di disabilità che limita le sue abilità fisiche. Proprio per questo, l’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Aism) e la Nuova Accademia di Belle Arti (Naba) hanno deciso di collaborare ad un’iniziativa, promosso da Sandoz, che mettesse a punto l’habitat ideale per le persone affette da sclerosi multipla.
Ecco alcune delle “Raccomandazioni Percettive” sviluppate grazie al progetto “Su Misura”, che punta a suggerire strategie utili a migliorare la qualità di vita delle persone con sclerosi multipla attraverso i progetti realizzati dagli studenti dell’Accademia. Innanzitutto, no ai tappeti, sì ai tavoli con gamba centrale o con gambe ai quattro angoli. In soggiorno forme morbide, materiali naturali, colori caldi, mentre in cucina pensili regolabili ed estraibili. In bagno, doccia a filo con il pavimento, lavandino sospeso e specchi reclinabili.
I contenuti del progetto potranno essere ammirati di persona, grazie ad un’installazione allestita in piazza XXV Aprile, a Milano, fino al 26 novembre. Inoltre, nelle principali stazioni metropolitane della città saranno presenti dei totem digitali che consentiranno di accedere alla versione digitale delle ‘Raccomandazioni percettive su misura’ e farne il download attraverso un QR Code dedicato. Si può scopre così che in camera è meglio creare contrasto fra i colori delle pareti, il pavimento e il soffitto, evitare superfici riflettenti e specchi di grandi dimensioni. Tutte indicazioni semplici ma preziose per chi, come le persone che vivono con la sclerosi multipla, può avere problemi visivi, di mobilità e di equilibrio, trovandosi ad affrontare, anche dentro casa, ostacoli spesso insormontabili.
“Quando ci è arrivata la proposta di partecipare a questo progetto – afferma Germana De Michelis, Course Leader del Triennio in Design del Campus di Milano di Naba – abbiamo deciso di affrontare la sfida con un atteggiamento esperienziale: abbiamo chiesto agli studenti Naba di immergersi nella realtà delle persone con sclerosi multipla, a partire dal corpo, e di ascoltare le persone e i loro bisogni. È stata un’esperienza coinvolgente che ci ha arricchito dal punto di vista umano e professionale”. Per Arnaldo Arnaldi, docente Naba, “la normativa sulla disabilità detta le regole di progettazione per garantire l’accessibilità degli spazi, ma si tratta di indicazioni fredde che tendono a uniformare anche gli ambienti domestici a quelli ospedalieri. Il nostro intento è stato invece quello di creare dei luoghi belli oltre che funzionali, pensati per raccontare la storia di chi li ha ispirati”, spiega.
Dal confronto con le persone con sclerosi multipla, gli studenti hanno potuto cogliere quali siano le loro difficoltà, bisogni e desiderata. Da qui hanno preso forma nuove raccomandazioni per ogni ambiente della casa: soggiorno, cucina, camera, bagno e spazio lavoro/relax, definendo per ciascuno di essi consigli pratici da adattare alle esigenze del singolo, a partire da sei elementi specifici: forme, materiali, colori, luci, texture e suoni. La sclerosi multipla è una malattia cronica che colpisce il sistema nervoso centrale e che può avere conseguenze diverse. “I sintomi – spiega Antonio Bertolotto, neurologo dell’Ospedale Koelliker di Torino e membro del Neuroscience Institute Cavalieri Ottolenghi di Orbassano (To) -, si presentano in modo differente da persona a persona, a seconda della diversa localizzazione delle lesioni nel sistema nervoso centrale. Il rischio di disabilità è molto diminuito con le attuali terapie, ma una quota di persone con Sm presenta una disabilità che può aumentare nel tempo. Ecco perché non solo terapie e riabilitazione ma anche degli ambienti funzionali e belli sono fondamentali per il benessere psico-fisico delle persone con sclerosi multipla”.
“’Su Misura’ è un esempio di come sia possibile cambiare approccio verso la disabilità- dice Gianluca Pedicini, presidente della conferenza delle persone con sclerosi multipla -. Vogliamo creare spazi adeguati alle persone, che ne rispettino i gusti, che creino benessere. Non solo che siano accessibili. Per le persone che vivono con disabilità ma anche per chi non ha questo problema: uno spazio privo di ostacoli è costruito per tutti, al di là della condizione di ognuno”, conclude.
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