L’ultimo bollettino della sorveglianza RespiVirNet: “L’Incidenza è in continua ascesa, ma sale più lentamente dello scorso anno. Tra le persone maggiormente colpite ci sono i bambini con meno di cinque anni”
L’influenza continua a costringere sempre più italiani a letto. Nell’ultima settimana monitorata, dal 24 novembre all’1 dicembre, l’incidenza delle sindromi simil-influenzali risulta in lieve aumento rispetto ai sette giorni precedenti, attestandosi a 8,1 casi per mille assistiti (erano 7,9 la settimana prima), ma cresce più lentamente della scorsa stagione (nello stesso periodo del 2023 era infatti a quota 11,5 per mille). Il quadro emerge dall’ultimo bollettino della sorveglianza RespiVirNet, appena pubblicato, secondo cui gli italiani messi a letto dai virus stagionali nei sette giorni considerati sono stati circa 477mila, per un totale di circa due milioni e 766mila casi a partire dall’inizio della sorveglianza.
Maggiormente colpiti i bambini sotto i cinque anni di età con un’incidenza pari a 19,4 casi per mille assistiti (era 18 nella settimana precedente), evidenzia il bollettino pubblicato sul portale della sorveglianza integrata dell’Istituto superiore di sanità (Iss). “Il numero di sindromi simil-influenzali è sostenuto, oltre che dai virus influenzali, anche da altri virus respiratori”, precisano gli esperti. Dai dati complessivi si evince che “durante la terza settimana di sorveglianza virologica per la stagione 2024-2025 la circolazione dei virus influenzali si mantiene a bassi livelli, sebbene in lieve aumento rispetto alla settimana precedente”.
In tutte le regioni e province autonome italiane il livello dell’incidenza è sopra la soglia basale, tranne in Valle D’Aosta (3,03 casi per mille assistiti), nella provincia autonoma di Bolzano (1,49), nella provincia autonoma di Trento (2,65), in Friuli-Venezia Giulia (4,13), in Liguria (5,55) e in Molise (1,38). Mentre l’incidenza più alta si rileva in Lombardia (10,24), seguita dall’Abruzzo (9,43). La Basilicata e la Calabria non hanno ancora attivato la sorveglianza RespiVirNet, si informa nel bollettino, e gli esperti precisano che il dato in alcune regioni è fortemente influenzato dal ristretto numero di medici e pediatri che hanno inviato, al momento, le informazioni.
Guardando alle fasce d’età, tra i 5 e i 14 anni l’incidenza è a 7,75 casi per mille assistiti, e sale 8,37 nella fascia 15-64 anni, secondo dato più alto dopo quello degli under 5, che restano come di consueto i più colpiti. In coda gli over 65, fra i quali l’incidenza è a 4,80 casi per mille assistiti.
Quali sono i virus che stanno circolando? Su 1.426 campioni clinici ricevuti dai diversi laboratori afferenti alla rete RespiVirNet, 35 (2,4%) sono risultati positivi al virus influenzale, 30 di tipo A (21 di sottotipo H1N1pdm09, 5 H3N2 e 4 non ancora sottotipizzati) e 5 di tipo B. Tra i campioni analizzati, ce ne sono poi 52 (3,6%) risultati positivi al virus respiratorio sinciziale Rsv, 46 (3,2%) a Sars-CoV-2 e i rimanenti 362 sono risultati positivi per altri virus respiratori, di cui: 236 (16,5%) rhinovirus, 46 adenovirus, 32 virus parainfluenzali, 32 coronavirus umani diversi da Sars-CoV-2, 8 bocavirus e 8 metapneumovirus.
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