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I traumi della scorsa stagione invernale, avvenuti in Alto Adige, hanno riguardato il ginocchio nel 38,7% dei casi, la spalla nel 12,7 e la testa nel 7,7 (dati Astat). Le 10 regole antinfortunio della SIOT
“Arrivare in montagna con un’adeguata preparazione atletica, sempre con un occhio alle condizioni meteo”: è questo il consiglio numero uno che gli ortopedici della Siot, la Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia, rivolgono a quanti si preparano a trascorre le festività natalizie sulla neve. “Se si rispettano alcune regole – spiega Pietro Simone Randelli, presidente SIOT e direttore della Prima Clinica ortopedica dell’Università degli Studi di Milano, Istituto Ortopedico Gaetano Pini – lo sci e lo snowboard sono sport molto divertenti e adatti anche ai bambini. Spesso, però, salgono sugli sci persone fuori allenamento, che non sono abituate a praticare attività sportiva, questi sono i candidati ideali a farsi male. Allenare i muscoli e fare sport durante l’anno, è fondamentale per arrivare preparati in montagna e, prima di ogni discesa, oltre ad indossare il casco di protezione, raccomandiamo sempre di controllare le condizioni meteo, la visibilità, la presenza del ghiaccio e anche l’eventuale affollamento delle piste”.
Secondo una recente indagine a cura dell’Istituto Provinciale di Statistica (ASTAT) della Provincia Autonoma di Bolzano che ha analizzato per l’inverno 2023/24 gli infortuni lungo i 44 km² di piste da sci in Alto Adige, su un totale di 11.121 infortuni sulla neve – tra sci, snowboard e altri sport invernali – il 51,7% ha riguardato il genere femminile, il 48,3% quello maschile. La caduta senza il coinvolgimento di terzi è la causa di infortunio più frequente e riguarda il 77,6% delle sportive e degli sportivi, segue la collisione con altre persone (11,4%). Un altro dato interessante è che nel 50,3% dei casi gli incidenti sono avvenuti sulle piste rosse, il 40% sulle blu e circa il 9% sulle nere. Da sottolineare anche che le fasce di età maggiormente colpite da traumi da neve riguardano i giovanissimi tra gli 11 e i 20 anni con una quota pari al 21,0% (maschinel 21,8% e femmine nel 20,2%), seguita dalla fascia di età tra i 51 e i 60 anni nel 20,2% dei casi (maschi nel 17% e femmine nel 23,1%).
Riguardo alla tipologia dei traumi, sempre secondo i dati ASTAT, le distorsioni al ginocchio risultano nel 26,8% dei casi, soprattutto tra 51 e 60 anni (22,8%) e 41-50 (20,7%) seguite dai traumi alla spalla che si registrano soprattutto nella fascia d’età 51-60 (22%). In generale, le parti del corpo più colpite sono il ginocchio nel 38,7% dei casi (maschi 31,4% e femmine 68,6%), seguito da spalla nel 12,7% (maschi 66,6 e femmine 33,4%) e testa (7,7%). “Lo sciatore tradizionale – precisa il Prof. Randelli – ha una prevalenza di lesioni ai legamenti del ginocchio e traumi alla spalla, lo snowborder invece presenta più traumi al polso, gomito e spalla e meno al ginocchio”. Non basta quindi essere solo preparati atleticamente per affrontare le piste, che siano rosse, blu o nere, bisogna tenere conto di tanti fattori e ricordare che, soprattutto i principianti e i dilettanti devono affidarsi alla guida di professionisti che insegnino loro le basi dello sci o dello snowboard. Guai, infatti, al fai da te. “Uno dei segreti per sciare in sicurezza – conclude Randelli – è il buon senso e ascoltare il proprio corpo, se non ci si sente in forma non bisogna sciare per forza e poi attenzione ai materiali degli sci che oggi sono eccellenti e permettono di raggiungere velocità elevate. Chi inizia oppure non è allenato deve andare piano”.
In occasione dell’avvio della stagione sciistica, la SIOT, quindi, lancia il decalogo per prevenire gli infortuni sulla neve:
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