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3 milioni di italiani soffrono di asma. Circa il 10% di questi è colpito da una forma grave di asma, per la quale oggi abbiamo finalmente delle novità in tema di trattamento. Ne parla Claudio Michelotto, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Pneumologia presso l’Ospedale di Legnago. «La maggior parte dei pazienti asmatici riesce a […]
3 milioni di italiani soffrono di asma. Circa il 10% di questi è colpito da una forma grave di asma, per la quale oggi abbiamo finalmente delle novità in tema di trattamento. Ne parla Claudio Michelotto, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Pneumologia presso l’Ospedale di Legnago.
«La maggior parte dei pazienti asmatici riesce a fare una vita normale usufruendo dei farmaci che abbiamo a disposizione, ma esiste in circa un 10% una forma di asma cosiddetta grave: i pazienti continuano ad avere riacutizzazioni, vanno spesso in ospedale e in pronto soccorso, usano spesso cortisonici sistemici. Per questi pazienti c’è finalmente una nuova opportunità che è quella del trattamento con farmaci biologici, destinati in particolare ai pazienti che hanno liosinofili alti, le cellule dell’infiammazione allergica. Il trattamento che attualmente abbiamo a disposizione, Omalizumab, ha dimostrato in diversi trial clinici di ridurre le riacutizzazioni, di migliorare la funzione respiratoria, di consentire a questi pazienti di fare una vita decisamente migliore. Altri farmaci arriveranno nel prossimo immediato futuro ma credo che siano una grande sfida per la pneumologia perché ci ricorda che l’asma non è un’unica malattia, che i pazienti vanno correttamente inquadrati e che per alcuni fenotipi, l’asma eosinofilica in particolare, abbiamo attualmente a disposizione armi molto efficaci ».