Nutri e Previeni 16 Giugno 2017 13:29

Verdure? Se lo slogan è “seducente”, finiscono nel piatto dello studente

Verdure? Se lo slogan è “seducente”, finiscono nel piatto dello studente

(Reuters Health) – Può l’etichetta che descrive la pietanza, soprattutto se si riferisce a verdure e ortaggi, condizionare le scelte alimentari? Secondo un recente studio USA, sì. Non solo: più la descrizione dell’alimento è invitante, maggiori sono le possibilità che venga scelto dai giovani.

Lo studio
Un gruppo di ricercatori dell’Università di Standord ha fatto leggere ad alcuni studenti universitari una denominazione casuale diversa di quattro piatti di verdure identici. Le etichette presentavano quattro diversi testi: una descrizione di base con parole semplici, un’avvertenza sulla mancanza di componenti poco salutari come lo zucchero o il grasso,  un tag per individuare le proprietà positive salutari come vitamine o antiossidanti, un breve slogan accattivante, come, per esempio, “chili dinamite e barbabietole piccanti di stagione “.

I ricercatori hanno poi osservato gli studenti a mensa e hanno pesato quante verdure gli studenti mettevano nei loro piatti in relazione ai 4 diversi contenuti descrittivi. Si è così evidenziato che le verdure con le etichette accattivanti hanno ottenuto il 25% in più delle scelte dei ragazzi, rispetto a quelle con etichette con una semplice descrizione di base, e hanno anche provocato un aumento del 23% del peso totale delle verdure che sono state introdotte nei piatti. 8.279 commensali, ovvero circa il 30%, hanno selezionato il piatto vegetale. Il resto ha saltato i piatti con le verdure, indipendentemente dalle etichette. Le etichette più accattivanti hanno attirato il maggior numero di studenti; al secondo posto si sono collocate le descrizioni che etichettavano le verdure con il solo nome , mentre come terzo criterio di scelta è stato seguito quello delle etichette che indicavano i benefici per la salute. “I nostri risultati suggeriscono che l’enfatizzazione dei principi salutari, nelle descrizioni di alimenti effettivamente sani, può non essere un approccio efficace per motivare la maggior parte delle persone a scegliere delle opzioni alimentari sane e che un approccio migliore potrebbe essere quello di sottolineare le componenti più attraenti e saporite del cibo” – ha precisato Bradley Turnwald, ricercatore psicologo a Stanford. “Questo significa che possiamo aiutare a combattere l’epidemia di obesità e il concetto diffuso che i cibi sani non sono gustosi, cambiando le parole della descrizione in etichetta”.

Fonte: JAMA Internal Medicine

(Versione italiana per Nutri & Previeni)

Articoli correlati
Rischio cardiovascolare al femminile, le donne italiane lo sottostimano
La maggior parte delle donne italiane sottostima il proprio rischio cardiovascolare, non conosce tutti i fattori di rischio, e anche quando li conosce, non migliora il proprio stile di vita. È quanto emerge dallo studio CARIN WOMEN condotto da A.R.C.A. (Associazioni Regionali Cardiologi Ambulatoriali) , realizzato con il contributo non condizionante di Daiichi Sankyo Italia
Dalla terra la salvezza del pianeta? Lo studio
Una ricerca condotta da alcuni ricercatori dell’Università Milano Bicocca ha identificato gli enzimi di batteri del sottosuolo in grado di eliminare il monossido di carbonio dall’atmosfera
Algoritmi analitici di intelligenza artificiale per spiegare le cause della schizofrenia: lo studio del CEINGE di Napoli
Identificate “configurazioni molecolari” anomale nella corteccia cerebrale dei pazienti. «Spiragli aperti per nuovi approcci terapeutici»
Tumore pancreatico, un nuovo approccio farmacologico per ridurre la progressione
Una ricerca pubblicata su Gastroenterology, a cui hanno partecipato università e centri di ricerca internazionali tra cui Sapienza di Roma, ha identificato una potenziale strategia farmacologica adiuvante della terapia convenzionale del cancro pancreatico, basata sull’attivazione di uno specifico enzima coinvolto nel metabolismo del tumore
Covid-19, svelato il motivo per cui i bambini si ammalano molto meno
Una molecola “chiave” che apre le porte al virus è meno attiva. Lo hanno scoperto i ricercatori del CEINGE-Biotecnologie Avanzate di Napoli, studiando i meccanismi di attacco del virus all’interno delle prime vie respiratorie in soggetti di età inferiore o superiore ai 20 anni
GLI ARTICOLI PIU’ LETTI
Prevenzione

Settimana dell’Immunizzazione, Oms: “Vaccinare tutti è umanamente possibile”

L'edizione 2025 della Settimana mondiale dell'immunizzazione esaminerà non solo ciò che i vaccini fanno per migliorare la vita oggi, ma anche ciò si può ottenere nei prossi...
Prevenzione

Settimana Mondiale dell’Immunizzazione, Sin: “Proteggere il cucciolo d’uomo sin dalla nascita”

La SIN ribadisce le misure fondamentali di protezione per i neonati da virus e batteri per una crescita in salute e al riparo da rischi di infezioni
Nutri e Previeni

Alimentazione, la dieta africana ‘spegne’ l’infiammazione

Allo studio hanno partecipato 77 uomini sani della Tanzania, alcuni sono passati a una dieta occidentale per due settimane, altri ad una africana tradizionale
Prevenzione

Contro le patologie respiratorie la vaccinazione è la via maestra

La vaccinazione rappresenta la strada d’elezione per prevenire e controllare le patologie virali. Le Raccomandazioni di quattro società scientifiche sulla prevenzione delle patologie resp...
Advocacy e Associazioni

Tumore al seno: tossicità finanziaria per il 38% delle donne, 70% affronta spese extra per le cure

Presentati a Roma i risultati del sondaggio su 585 pazienti realizzato da ANDOS e C.R.E.A. Sanità, per indagare gli effetti collaterali della malattia in termini umani, organizzativi, economici...