La nuova classificazione ATECO 2025 sviluppata dall’ISTAT, entrata in vigore dal 1° gennaio 2025, verrà adottata a partire dal 1° aprile 2025, rinnovando così la classificazione ATECO 2007
Le professioni sanitarie non mediche, finora riunite sotto un unico generico codice – 89.90.29 “Altre attività paramediche indipendenti n.c.a.” – potranno finalmente contare su un codice specifico, grazie all’ultima revisione dei codici ATECO (nuovi codici delle attività economiche) dell’Istat. Una novità che ha raccolto il consenso sia della FNOPI, la Federazione Nazionale degli Ordini della Professione Infermieristica, che della FNOPO, la Federazione Nazionale degli Ordini della Professione Ostetrica. La FNOPI ringrazia l’Istat che da sempre “si è mostrato attento alle osservazioni e agli spunti offerti negli anni dalla Federazione su questo tema”. Già nel 2020, infatti, la FNOPI metteva in evidenza “la necessità di rivedere la classificazione della professione infermieristica, intellettuale e non tecnica, incontrando la disponibilità dell’Istat a tenere conto delle interlocuzioni con FNOPI nel momento in cui sarebbero partiti i lavori per la predisposizione della nuova classificazione. Che oggi è realtà e permette di compiere un ulteriore passo avanti nel riconoscimento della professione e come supporto anche all’attività libero professionale degli infermieri”.
La nuova classificazione ATECO 2025 sviluppata dall’ISTAT, entrata in vigore dal 1° gennaio 2025, verrà adottata a partire dal 1° aprile 2025, rinnovando così la classificazione ATECO 2007. La realizzazione dell’ATECO 2025 è per la FNOPO “un evidente risultato di un’articolata operazione di revisione effettuata dall’ISTAT in qualità di responsabile della classificazione delle attività economiche, in collaborazione con altri enti istituzionali. Una modifica non più rinviabile dal momento in cui le professioni sanitarie, a seguito della creazione degli ordini professionali nel 2018 e l’istituzione dell’obbligo di laurea e di iscrizione all’albo per l’esercizio professionale, sono oggi considerate ‘intellettuali’. Il nuovo codice specifico per l’ ‘attività ostetrica’ è ‘86.94.02’, mentre ‘86.94.01’ è quello riferito alle attività infermieristiche.
ATECO è la classificazione delle attività economiche adottata dall’ISTAT per finalità statistiche, per la produzione e la diffusione di dati statistici ufficiali. Viene inoltre utilizzata dall’Agenzia delle Entrate ai fini fiscali, quale, per esempio, la definizione della redditività del forfettario o, nel periodo pandemico, a selezionare quali attività potessero proseguire la propria attività nonostante il lockdown. I codici ATECO sono necessari ai professionisti che, al momento dell’apertura della partita IVA, devono indicare quale sarà la propria attività economica, scegliendo il codice che fa a loro riferimento. I nuovi codici ATECO 2025 dal primo aprile saranno utilizzati in tutti gli adempimenti di tipo statistico, amministrativo e fiscale, e sono adeguati alla classificazione europea NACE, nella sua Revisione 2.1. Non sono previste, al momento, sanzioni per chi non dovesse variare il codice, ma sarebbe importante rettificarlo laddove descriva meglio la propria attività.
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