Il dg dell’Oms: “Purtroppo non ci sono ancora trattamenti o vaccini approvati per Marburg, anche se diversi sono in fase di sviluppo. Ma le epidemie possono essere fermate rapidamente con misure di salute pubblica comprovate per prevenire le infezioni e salvare vite, come ha fatto la Tanzania nel 2023”
In Tanzania è in corso un’epidemia di virus Marburg. Dopo la smentita dei giorni scorsi arrivata dal governo locale, è il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus, a ribadire l’esistenza di un’emergenza sanitaria nella regione nord-occidentale di Kagera. La situazione è stata chiarita oggi durante un briefing, ribadendo la promessa di “continuo supporto” dell’Oms “per tenere sotto controllo l’epidemia”, e ringraziando Samia Suluhu Hassan, presidente della Tanzania, per “l’impegno nel promuovere e proteggere la salute dei suoi cittadini”. L’incontro con la presidente tanzanese è “un seguito di quello avuto durante il G20 in Brasile a novembre 2024”, ricorda il capo dell’Oms. “Da quando sono stati segnalati i primi casi sospetti di Marburg – continua il Dg Tedros – la Tanzania ha intensificato la sua risposta potenziando il rilevamento dei casi, allestendo centri di cura e un laboratorio mobile per testare i campioni e schierando team di risposta nazionali”.
Il Paese africano, ricorda il Dg, “ha acquisito una solida esperienza nel controllo del virus Marburg, dal momento che questo è il secondo focolaio di questa malattia segnalato a Kagera. Il primo focolaio si è verificato quasi due anni fa, a marzo 2023. Gli investimenti del governo in risposta” a quella situazione “hanno creato delle capacità che, spero, consentiranno alla Tanzania di tenere sotto controllo quest’ultimo focolaio il prima possibile. Per sostenere la risposta della Tanzania – annuncia comunque il Dg Tedros – sto stanziando tre milioni di dollari Usa dal Fondo per le emergenze dell’Oms. Questo si aggiunge ai 50mila dollari con cui abbiamo contribuito in precedenza per sostenere l’indagine iniziale”.
Il capo dell’Oms ringrazia infine i partner, “tra cui l’Unione europea, le agenzie governative degli Stati Uniti, il Regno Unito e numerosi altri partner sanitari nazionali e internazionali, per la forte collaborazione nel tenere sotto controllo questa attuale epidemia, sotto la guida del Governo. Purtroppo – rimarca Tedros – non ci sono ancora trattamenti o vaccini approvati per Marburg, anche se diversi sono in fase di sviluppo. Ma le epidemie possono essere fermate rapidamente con misure di salute pubblica comprovate per prevenire le infezioni e salvare vite, come ha fatto la Tanzania nel 2023. Considerando il basso rischio globale e le forti capacità del governo tanzaniano – ribadisce il Dg Tedros – l’Oms non consiglia restrizioni al commercio e ai viaggi nel Paese”. Ora, conclude, “è il momento di collaborare e impegnarsi per proteggere la salute di tutte le persone in Tanzania e nella regione dai rischi posti da questa malattia. L’Oms si impegna a supportare il governo per portare sotto controllo l’epidemia il prima possibile”.
Iscriviti alla Newsletter di Sanità Informazione per rimanere sempre aggiornati