Dal 2021 ad oggi Bruxelles ha autorizzato sul mercato unico quattro insetti come nuovi alimenti, considerandoli una “fonte alternativa di proteine”: oltre alla larva gialla, la Locusta migratoria, il Grillo domestico il verme della farina minore
Via libera alla commercializzazione della polvere di larve intere di Tenebrio molitor, detta anche larve gialle della farina, trattata con i raggi UV prima di essere consumata. Il trattamento si aggiunge all’essiccatura ed al congelamento, altre tecniche già ammesse affinché la farina di larve possa arrivare sulle tavole degli europei senza controindicazioni per la salute. Le larve gialle del tenebrione mugnaio avevano già ricevuto il via libera da parte di Bruxelles per essere vendute in forma ‘essiccata’ e anche ‘congelata e in polvere’. Ora il sì dell’Ue è arrivato anche per l’uso della farina delle larve trattata con raggi ultravioletti, trasformata poi in pane e panini, torte, prodotti a base di pasta, prodotti trasformati a base di patate, formaggio e prodotti caseari e composte di frutta e di verdura. E che l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) considera “sicura”. L’Unione Europea, con un regolamento ad hoc, ha inserito la farina di larve tra i ‘nuovi alimenti’, novel food, ovvero tutti quei cibi o quelle tecniche di produzione che per Bruxelles non sono stati consumati “in modo rilevante” prima del maggio 1997.
Intanto l’Italia promette di vigilare perché sia rispettato “il principio di trasparenza e il diritto dei cittadini di scegliere con piena consapevolezza ciò che consumano attraverso etichette e informazioni dettagliate”, ha messo in chiaro il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato. Per i prossimi cinque anni, almeno, sarà solo la società francese Nutri’Earth, forte della protezione da proprietà industriale, a immettere sul mercato il nuovo alimento, a meno che un’altra società ottenga l’autorizzazione o il consenso della stessa Nutri’Earth. A nulla è servita l’opposizione degli eurodeputati Alexander Bernhuber del Ppe e Laurence Trochu di Ecr che la scorsa settimana al Parlamento europeo hanno cercato di fermare l’autorizzazione presentando un’obiezione – sostenuta, tra gli altri dall’eurodeputata della Lega Silvia Sardone e da Paolo Inselvini di Fratelli d’Italia che l’ha definita “un’offesa agli agricoltori europei” – poi bocciata in commissione Ambiente (Envi) per una manciata di voti.
Senza imporli sulle tavole dei consumatori europei, dal 2021 a oggi Bruxelles ha autorizzato sul mercato unico quattro insetti come nuovi alimenti, considerandoli una “fonte alternativa di proteine”. Oltre alla larva gialla, nella lista Ue si contano anche la Locusta migratoria ‘congelata, essiccata e in polvere’ e il Grillo domestico (nome tecnico: Acheta domesticus) ‘congelato, essiccato e in polvere’ nonché ‘parzialmente sgrassato’. Quarto e ultimo insetto in ordine di tempo autorizzato nel 2023 da Bruxelles è l’Alphitobius diaperionus, ovvero il verme della farina minore.
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