La Tanzania ha confermato la seconda epidemia del virus di Marburg della sua storia, che segue la prima registrata nel 2023 e in cui ci sono stati sei decessi
Sale a nove il numero dei morti a causa del virus Marburg in Tanzania: la notizia è stata diffusa dall’agenzia continentale per la prevenzione e il controllo delle malattie (Africa Cdc). La scorsa settimana l‘Organizzazione mondiale della sanità (Oms) aveva riferito di otto decessi sospetti. Lunedì la Tanzania ha confermato la seconda epidemia del virus di Marburg della sua storia, che segue la prima registrata nel 2023 e in cui ci sono stati sei decessi. Il governo del Paese africano non ha però confermato altre vittime recenti, mentre Africa Cdc ha detto che “ci sono stati dieci casi notificati, di cui nove sono morti”.
Il capo di Africa Cdc, Ngashi Ngongo, ha affermato che i dati riflettono “il tasso molto alto di mortalità di Marburg”, aggiungendo che “stiamo facendo tutto il possibile con l’Oms e altri partner”. Sui dieci casi “circa 281 contatti sono stati messi in elenco per essere seguiti”, ha continuato, elogiando il tracciamento del virus avvenuto finora. “Ci sono stati un totale di 31 test fatti, di cui due confermati e 29, penso, risultati negativi”, ha detto ancora, rendendo noto che il governo tanzaniano ha stanziato un piano di risposta da 10,8 milioni di dollari. Questi nuovi dati in Tanzania arrivano un mese dopo che l’Oms ha annunciato la fine dell’epidemia di Marburg nel confinante Ruanda, durata tre mesi e che ha causato la morte di 15 persone.
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