Il 29 e 30 settembre è andata in scena alla Leopolda di Firenze la seconda edizione del Forum della Sostenibilità e Opportunità nel Settore della Salute, lo spazio di confronto nazionale sul sistema sanitario italiano e sul suo futuro. L’evento è stato seguito da oltre 2.000 visitatori e 600 relatori in rappresentanza del settore sanitario, Istituzioni pubbliche, Associazioni di pazienti […]
Il 29 e 30 settembre è andata in scena alla Leopolda di Firenze la seconda edizione del Forum della Sostenibilità e Opportunità nel Settore della Salute, lo spazio di confronto nazionale sul sistema sanitario italiano e sul suo futuro.
L’evento è stato seguito da oltre 2.000 visitatori e 600 relatori in rappresentanza del settore sanitario, Istituzioni pubbliche, Associazioni di pazienti e Società Scientifiche, economisti e futuristi . Più di 40 convegni, workshop e tavoli di lavoro per discutere di governance del sistema sanitario nazionale e celebrare il futuro nel settore dell’healthcare, dalle nuove frontiere della medicina e della farmacologia alle nuove scoperte in ambito tecnologico.
Ampio spazio è stato dedicato al benessere femminile all’interno dell’area tematica “Il futuro della salute”: prevenzione, terapie, innovazione scientifica e medicine complementari al servizio della donna, per consentirle di godere in piena serenità e in buona salute di tutte le fasi della vita. «Le donne hanno da sempre dimostrato una grande attenzione su questi temi: si trovano ripetutamente di fronte a problematiche inerenti il proprio benessere e quello della salute familiare» ha spiegato Genesio Grassiri, membro del Comitato Scientifico del Forum della Leopolda. «Le fasi della vita di una donna rappresentano la grande scommessa del futuro per la medicina e per la ricerca. Il ciclo della salute femminile, dalla pubertà fino alla menopausa, è il ciclo stesso della vita – ha continuato Grassiri -. Durante la gravidanza, per tutelare la vita della madre e del nascituro, la donna deve sottoporsi ad una serie di accertamenti clinici e diagnostici, allo scopo di individuare patologie o alterazioni che possono essere fonte di problemi sia per lei che per il feto. Tutto questo crea una forte domanda di continua ricerca e innovazione» ha concluso.
Un altro tema al centro del dibattito della due giorni è stato il diabete, una vera e propria emergenza sanitaria destinata a crescere. Si è dedicato un focus specifico all’importanza della prevenzione primaria (per favorire nella popolazione l’adozione di stili di vita corretti, volti a ridurre il sovrappeso e la sedentarietà) e secondaria, mediante diagnosi precoci della malattia e l’impiego di presidi terapeutici, al fine di ridurre gli effetti negativi della patologia sia a breve che a lungo termine. Raffaele Scalpone, Presidente A.I.D (Associazione Italiana per la Difesa degli Interessi dei Diabetici) ha chiarito: «Il diabete è una delle malattie cronico-degenerative più diffuse: in Italia ne soffrono oltre 4 milioni di persone ed il trend è in costante aumento».
È il cancro, però, la sfida che ricercatori, scienziati e medici devono vincere guardando al futuro. Il convegno è stato l’occasione per presentare una disciplina medica del tutto nuova per il trattamento del cancro, l’Immuno-Oncologia. «L’immunoterapia del cancro, che prevede l’utilizzo di farmaci anche molto diversi tra loro al fine di potenziare le difese immunitarie del paziente oncologico – ha specificato Michele Maio (Direttore del Centro Immuno-Oncologia U.O.C. Immunoterapia Oncologica presso l’ospedale Santa Maria alle Scotte di Siena ) sta finalmente dando importanti risultati clinici superiori a quelli sinora ottenuti con la chemioterapia standard. Pertanto, per alcuni tipi di tumore sono ormai disponibili anche nel nostro sistema sanitario nazionale farmaci immunoterapici, che hanno dimostrato grande efficacia nell’aumentare significativamente la sopravvivenza dei pazienti. Questi risultati hanno di fatto permesso di sviluppare una disciplina medica del tutto nuova per il trattamento del cancro, l’Immuno-Oncologia, che rappresenta la quarta strategia per il trattamento dei tumori, in aggiunta a chirurgia, radioterapia e chemioterapia. L’avanzamento di questa nuova disciplina – ha spiegato il Direttore – richiede un profondo cambiamento organizzativo nella gestione complessiva del paziente oncologico, nonché nell’organizzazione delle attività dedicate alla ricerca in ambito immuno-oncologico. Per far fronte a queste esigenze, abbiamo dato vita al Centro di Immuno-Oncologia (CIO) dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese, che include in un’unica struttura spazi assistenziali e di laboratorio dedicati alla immunoterapia del cancro».