Garantire la salute delle persone e delle comunità, promuovendo trasparenza sui doveri e sull’identità dei professionisti sanitari: è questo l’obiettivo dei nuovi Codici deontologici delle professioni sanitarie afferenti alla Federazione nazionale degli Ordini delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione (Fno Tsrm e Pstrp), appena presentati. Le nuove norme disciplinano il comportamento di più di centomila professionisti appartenenti a 16 professioni sanitarie: Assistenti sanitari, Dietisti, Igienisti dentali, Logopedisti, Ortottisti, Tecnici audiometristi, Tecnici audioprotesisti, Tecnici della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro, Tecnici della riabilitazione psichiatrica, Tecnici di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, Tecnici di neurofisiopatologia, Tecnici ortopedici, Tecnici sanitari di laboratorio biomedico, Tecnici sanitari di radiologia medica, Terapisti della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva e Terapisti occupazionali. “I nostri Codici deontologici ci ricordano che siamo parte di qualcosa di più grande: una rete di competenze, valori e responsabilità che si intreccia per garantire il benessere e la salute delle persone – commenta Teresa Calandra, Presidente Fno Tsrm e Pstrp – per ognuno di noi rappresentano un invito costante a fare di più, ad agire sempre con consapevolezza, rispetto e umanità”.
Per l’occasione, il Ministro della salute, Orazio Schillaci, ha inviato un messaggio di saluto e apprezzamento: “La revisione dei Codici deontologici, frutto di un dialogo aperto e della partecipazione attiva di professionisti, enti e cittadini, testimonia un approccio moderno e inclusivo alla definizione delle responsabilità e dei diritti di chi opera nel settore sanitario. È un contributo prezioso per rafforzare il rapporto di fiducia con le persone e promuovere una pratica professionale che risponda pienamente alle esigenze di una società in costante trasformazione”. A portare i suoi saluti anche la Presidente della FNOPO, Silvia Vaccari, che ha sottolineato come la solidarietà sia una “parola al centro dei codici deontologici delle nostre professioni, di cui, tuttavia, si parla poco: non solo nei confronti delle persone che hanno bisogno del nostro aiuto, ma anche e soprattutto fra noi sanitari. Solidarietà, dunque, tra i professionisti e tra le professioni. Tante attività che svolgiamo, infatti, sono rese possibili proprio grazie ad una sinergia tra diversi i profili professionali. Ne è un esempio il protocollo d’intesa per il sostegno alle fragilità che stiamo portando avanti con gli assistenti sociali, progetto al quale spero che possano offrire il loro prezioso contributo anche le professioni sanitarie che afferiscono alla FNO TSRM e PSTRP. Perché, come ripeto di consueto, da soli non si va da nessuna parte”.
Approvati durante l’ultimo Consiglio nazionale della Fno Tsrm e Pstrp, i Codici deontologici sono il risultato di una straordinaria attività di revisione, durata quattro anni, e condotta da un gruppo di lavoro, coordinato da Antonio Cerchiaro, Componente del Comitato centrale della Federazione nazionale, con delega all’etica e alla deontologia. L’iter di revisione ha coinvolto oltre 45 esperti, tra cui rappresentanti delle Commissioni di albo nazionali e territoriali delle professioni interessate, legali ed esperti in etica. “Quanto realizzato è frutto di un confronto continuo con tutti i portatori di interesse, supportato dal lavoro di esperti e addetti ai lavori – sottolinea Cerchiaro –. In questi anni abbiamo vagliato, analizzato e valutato un’enorme quantità di proposte. Il nostro obiettivo era creare 16 documenti coerenti tra loro, senza però trascurare l’unicità di ciascuna professione”. Alla realizzazione dei Codici deontologici hanno contribuito con la loro competenza: don Massimo Angelelli, Bioeticista; Daniele Rodriguez, Medico legale; gli Avvocati Fabrizio Mastro e Marco Croce; Anna Chiara Bassan, Linguista; e Massimo Burgio, che ha curato le attività di revisione. I Codici deontologici sono stati redatti adottando un registro linguistico chiaro e accessibile, cercando di garantire contenuti privi di ambiguità interpretative. Strutturati in due sezioni, dedicano la prima parte ai “Principi fondamentali”, composti da 48 articoli comuni a tutte le professioni, ispirati ai valori etici riconosciuti dalla carta dei valori della Federazione nazionale. Al centro vi sono la persona assistita, la responsabilità professionale e temi attuali come la sanità digitale e l’intelligenza artificiale. La seconda parte del documento raccoglie le regole comportamentali specifiche per ogni professionista, introducendo importanti novità. Tra queste, la medicina digitale, la sicurezza delle cure, la donazione di organi e tessuti, il tema delle missioni umanitarie, oltre a due articoli di rilievo: uno dedicato alla medicina di genere, che rafforza la centralità della persona assistita tenendo conto delle differenze legate a sesso e genere, e un altro sull’equo compenso, in conformità alla legge n. 49 del 2023, che garantisce un compenso equo e proporzionato alla prestazione svolta dal professionista.
Per rendere la revisione dei codici deontologici un processo realmente partecipativo e inclusivo, è stata avviata una consultazione pubblica. Liniziativa ha raccolto oltre 600 contributi provenienti dagli iscritti agli Ordini Tsrm e Pstrp, Associazioni tecnico-scientifiche, Enti pubblici, Associazioni di cittadini e assistiti, organizzazioni per la tutela dei diritti, esperti in ambito etico, giuridico, deontologico e linguistico, nonché da cittadini e persone assistite. Tutti i contributi pervenuti sono stati attentamente analizzati e presi in carico dai gruppi di lavoro. Lara Salani, Presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Ferrara, che ha affermato: “Come Ordini abbiamo il compito di diffondere i Codici deontologici tra i professionisti sanitari di oggi e di domani, rendendoli accessibili anche all’interno dei nostri corsi di laurea. Le nuove norme di comportamento presentate oggi rappresentano un punto di incontro tra curanti e assistiti, vero e proprio patto di fiducia con i cittadini”. All’evento di presentazione al Sant’Anna di Ferrara sono intervenuti tra gli altri i rappresentanti delle Federazioni nazionali delle professioni sanitarie e socio-sanitarie, e le istituzioni locali e regionali. La giornata si è conclusa con la proiezione di un video, in cui ognuno dei rappresentanti delle 16 professioni sanitarie ha richiamato uno degli articoli del rispettivo Codice, a sottolinearne il valore e l’identità. Garanti di qualità, dignità e autonomia professionale, i Codici deontologici, non rappresentano documenti statici, ma “strumenti dinamici, pensati per crescere e adattarsi ai cambiamenti futuri. Per le professioni sanitarie della Fno Tsrm e Pstrp, questa rappresenta solo la prima tappa di un percorso in costante trasformazione”, conclude Cerchiaro.