Il senatore di Fratelli d’Italia Franco Zaffini, presidente della Commissione Sanità e Lavoro di Palazzo Madama, ha sottolineato come “ormai mentire sul nostro Sistema sanitario nazionale” sia “diventato quasi uno sport amatoriale”, riferendosi esplicitamente alle dichiarazioni del presidente GIMBE, Nino Cartabellotta sul tema delle liste d’attesa “subito seguito col copia/incolla – sottolinea Zaffini – dei comunisti di AVS, denunciando che secondo lui, dei sei decreti attuativi, che determinano il funzionamento del decreto di fine luglio, ne sarebbe stato promulgato soltanto uno”. Il senatore Zaffini ha enumerato, poi alcuni punti precisi: “Uno, che le liste d’attesa sono tra le principali priorità di questo governo che le ha ricevute in dote dai suoi precedenti, tanto che anche il secondo provvedimento, presso la mia commissione, sarà varato entro febbraio. Due, per quanto riguarda i decreti attuativi quello sul funzionamento della piattaforma nazionale di monitoraggio è stato fatto, il decreto sui poteri sostitutivi del Ministero della salute in caso di inottemperanza delle Regioni rispetto agli obiettivi della legge, così come il Piano di azione per rafforzare i servizi sanitari e sociosanitari (nelle Regioni del Sud destinatarie dei fondi del Piano nazionale Equità e salute), sono stati trasmessi in Conferenza Stato-Regioni e siamo tuttora in attesa, mentre gli altri due sono in via di ultimazione”.
“Questo con una rapidità che non trova precedenti posto che con la casistica dei provvedimenti attuativi in attesa di emanazione ci si potrebbe incartare Camera e Senato. Piuttosto, invece, le Regioni, a cui fa carico per effetto della riforma costituzionale fatta dalla sinistra, la gestione della Salute, oltre a ‘liberare’ decreti che sono in attesa in conferenza Stato Regioni, ci dicano anche che stanno facendo in attuazione delle ore già previste dal contratto collettivo nazionale dei medici di medicina generale da utilizzare nelle case di comunità! – ha aggiunto Zaffini – . Su questa ultima circostanza ho fatto un’interrogazione a risposta orale in Aula, al ministro Schillaci, per sapere sempre da parte delle Regioni quale sia lo stato di realizzazione delle strutture previste dal PNRR, quante sono attualmente e dove sono dislocate le sedi presso le quali i medici di medicina generale andrebbero a garantire l’erogazione del loro monte orario definito dall’ACN in vigore; ho chiesto anche se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno assumere un provvedimento d’urgenza volto a definire i tempi per l’adozione di un nuovo e più stringente atto di indirizzo e la sottoscrizione di un ACN stralcio, a completamento dell’ACN in vigore, che definisca la modalità di partecipazione dei medici di medicina generale alla realizzazione degli obiettivi del PNRR, come la presenza nelle Case di Comunità, determinando un impegno concreto sia per le Regioni/Aziende che per i medici. Non serve a questo riguardo invocare la “dipendenza” basta attuare i provvedimenti già pronti e disponibili. Questo governo sta lavorando in tutti i modi per ridurre le liste d’attesa e per garantire ai cittadini il diritto alla salute, ma non possiamo fare in pochi mesi quello che non è stato fatto negli ultimi venti anni”. La salute è un bene assoluto e il primo dei Diritti inalienabili, basta con le fake news e le strumentalizzazioni dei comunisti e dei loro cavalier serventi”.
Per Federconsumatori, scesa in campo in difesa del Presidente Gimbe Cartabellotta “il punto in questione, ossia quello che ha determinato l’attacco del senatore di Fratelli d’Italia, è relativo all’affermazione secondo la quale, a sei mesi dal varo della legge per la riduzione dei tempi di attesa (L. 107/2024), è stato definito solo uno dei sei decreti attuativi previsti dalla stessa. Ma questo è un fatto. A voler approfondire i ritardi della citata legge, basta riprendere le tre pagine del Corriere salute, inserto del Corriere della sera del 2 febbraio 2025, nelle quali si approfondisce, numeri ufficiali alla mano, lo stato di difficoltà di larga parte delle aziende sanitarie e ospedaliere del Paese. Con ritardi nelle prestazioni da erogare (per legge) a volte davvero impressionanti. Il problema che attraversa il SSN è molto complesso e riguarda molteplici aspetti, fra i quali sta emergendo con sempre maggiore chiarezza un processo di privatizzazione della sanità pubblica e universale. Processo iniziato da tempo, ma del quale è il caso di prendere coscienza piena, anche provando ad attivare un’inversione di tendenza. E questo spetta a chi governa il Paese”, aggiunge Federconsumaotori che, alla luce di ciò invita “la maggioranza di Governo ad agire al più presto, per smentire con i fatti una tendenza che, purtroppo, è sotto gli occhi di tutti”.