Salute 11 Febbraio 2025 09:03

Giornata del Malato, Papa Francesco: “La speranza non delude”

In occasione della XXXIII Giornata Mondiale del Malato il messaggio della Cei, delle ostetriche Italiane e le iniziative al Policlinico Gemelli di Roma
Giornata del Malato, Papa Francesco: “La speranza non delude”

“La speranza non delude”: è questo il messaggio che Papa Francesco ha dedicato alla XXXIII Giornata Mondiale del Malato, che si celebra l’11 febbraio di ogni anno. Una Giornata che la Chiesa celebrerà accanto ai malati grazie al contributo di quasi 1.500 cappellani presenti nelle strutture sanitarie italiane.
Con la fondazione del Sistema Sanitario Nazionale nel 1978 è stata istituita anche la figura dell’assistente spirituale, prevista dalla legge 833 nell’organico delle aziende sanitarie. Massimo Angelelli, direttore dell’Ufficio Cei (Conferenza episcopale italiana) per la Pastorale della salute sottolinea come attualmente “la Chiesa” ponga “al centro della sua attività il malato non solo come destinatario di un’azione pastorale e di cura, ma anche come protagonista della sua esperienza di vita. Nell’anno giubilare il Papa ci invita chiaramente a mantenere alto il livello di speranza, ci dice che è possibile trovare il senso in ciò che sembra esserne privo. Ciascuno di noi è chiamato a trovare, anche nella propria esperienza di sofferenza, la risposta di senso, di speranza”.

Le ostetriche accanto ai malati

Anche la FNOPO, la Federazione Nazionale degli Ordini della Professione Ostetrica, lancia un messaggio per celebrare la Giornata Mondiale del Malato, in particolare ricordando una frase di Papa Francesco, pronunciata durante l’Angelus: “Le Ostetriche compiono forse la più nobile tra le professioni”. Per la Presidente della FNOPO, Silvia Vaccari, questa data “seppur istituita dalla Chiesa cattolica romana, è fortemente sentita anche tra noi ostetriche/i che accanto alla persona malata ci trascorriamo la maggior parte della nostra esistenza, con l’unico obiettivo di eliminare le sue sofferenze e, laddove ciò non fosse possibile, di alleviarle. Un impegno talmente nobile da aver meritato il riconoscimento dell’Unesco che ha iscritto l’Ostetrica nella Lista rappresentativa del Patrimonio Culturale Intangibile dell’Umanità – ricorda la dottoressa Vaccari -. Inoltre, le celebrazioni della Giornata Mondiale del Malato 2025 cadono in un anno estremamente particolare, quello del Giubileo che ha visto e vedrà la nostra Professione impegnata in diverse iniziative con la Cei, accanto alle Persone Malate. Le celebrazioni dell’anno Giubilare sono state inaugurate con la sottoscrizione del ‘Manifesto per il superamento delle povertà sanitarie’ da parte delle Federazioni e dei Consigli degli Ordini delle professioni sanitarie e sociosanitarie, con la Cei, e culminerà nei giorni 5 e 6 aprile 2025 con la celebrazione del ‘Giubileo dei malati e della sanità’, prima con un Congresso e poi con la Messa del Santo Padre in piazza San Pietro”, conclude la Presidente Vaccari.

La Giornata del Malato al Gemelli

La comunità della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS partecipa alla Giornata con diverse iniziative quali occasioni di vicinanza ai più fragili, tra cui la presentazione della mostra intitolata “Canto di colori, luce e speranza”, allestita presso la hall del Policlinico. La mostra nasce dall’iniziativa dei docenti della Scuola in Ospedale del Policlinico Gemelli, che hanno raccolto i disegni degli alunni che hanno frequentato le sezioni ospedaliere degli istituti scolastici “I.C. Donati” infanzia e primaria, “I.C. Maffi” secondaria di I grado, “I.I.S. Emery” , secondaria di II grado; i disegni sono stati pubblicati anche in un calendario che racconta “Il Cantico delle Creature” attraverso gli occhi dei bambini e dei ragazzi ricoverati nei reparti del Gemelli. “La mostra Canto di Colori, luce e speranza si colloca nella ricorrenza dell’ottocentenario del “Cantico delle Creature” di San Francesco d’Assisi – spiega la professoressa Daniela Di Fiore, docente nella sezione ospedaliera del Gemelli dell’I.I.S. Carlo Emery – .Il Cantico, detto anche di Frate Sole, è un canto di gratitudine, di lode, di amore per la natura e per tutte le sue creature e di gioiosa accettazione di tutti gli aspetti della vita umana, compresi la malattia, il dolore e la morte. I disegni raffigurano le strofe del Cantico con modalità e tecniche differenti nei tempi che i ricoveri e le terapie hanno loro permesso. I docenti di tutti gli ordini di scuola hanno registrato il grande entusiasmo e la grande partecipazione da parte degli alunni degenti nella realizzazione dei disegni, facendo emergere come disegnare sia terapeutico”, conclude.

 

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