Salute 13 Febbraio 2025 13:36

Simit: cresce mortalità in ospedale per germi resistenti agli antibiotici

La Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali lancia un appello alle istituzioni per definire insieme le strategie sulle nuove emergenze come l’antimicrobico resistenza
Simit: cresce mortalità in ospedale per germi resistenti agli antibiotici

Morire in ospedale per un patogeno resistente agli antibiotici è sempre più frequente in Italia. Per la precisione, nel caso di alcuni batteri, può arrivare fino a oltre il 40%. È quanto emerge dai dati che la Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali ha raccolto con il progetto Resistimit, presentato al Senato in occasione dell’incontro “Strategie su One Health, antimicrobico resistenza e malattie infettive”, organizzato su iniziativa di Fausto Orsomarso, presidente dell’Intergruppo parlamentare per la Prevenzione e controllo delle malattie infettive e tropicali. Questa occasione ha sancito un patto tra comunità scientifiche e istituzioni per definire assieme le strategie con cui affrontare le emergenze infettivologiche.

L’antibiotico-resistenza rappresenta una minaccia alla salute pubblica globale

L’antibiotico-resistenza (AMR) si conferma una delle principali minacce per la salute pubblica a livello globale. Lo ha evidenziato a fine 2024 il G7 Salute e lo hanno ribadito gli infettivologi di Simit, forti anche degli studi ad hoc realizzati sul tema, in particolare con la piattaforma clinica Resistimit: da una parte vi è un registro dinamico nazionale finalizzato a creare un solido sistema di sorveglianza e condivisione di dati su trend epidemiologici, caratteristiche delle malattie, mortalità all’infezione e altri parametri utili. Dall’altra, un software per la messa in rete di questi dati, che tramite intelligenza artificiale diventerà utile strumento anche per definire futuri scenari.

Il tasso di mortalità per i super-batteri varia dal 17% al 43%

“Il lavoro avviato con ‘Resistimit‘ ha consentito di analizzare circa mille pazienti collocati in oltre 40 ospedali italiani di tutto il territorio nazionale colpiti da infezione grave da batteri gram negativi” afferma Marco Falcone, consigliere Simit, responsabile progetto ‘Resistimit’, nonché presidente comitato scientifico dell’Intergruppo parlamentare, sottolineando che “globalmente la mortalità a 30 giorni è risultata pari al 17.6%, ma con importanti variazioni a seconda della specie batterica causa dell’infezione. Per alcuni batteri resistenti come Klebsiella pneumoniae produttrice di KPC o NDM la mortalità sale al 22-23%; si giunge a una mortalità del 37% per Acinetobacter baumannii e addirittura al 43% per Stenotrophomonas maltophilia. I pazienti considerati hanno un’età mediana di 71 anni e nel 20% dei casi risultano ricoverati nelle Unità di Terapia Intensiva”.

Le infezioni da microrganismi multiresistenti si associano spesso a terapia inappropriata

“Molti sono affetti da neoplasia solida (il 27%) o da neoplasie ematologiche (9%); il 6.3% dei pazienti è stato sottoposto a trapianto d’organo” prosegue Halcone, aggiungendo che “i focolai d’infezione più comuni sono il tratto urinario, l’addome, i dispositivi intravascolari e il respiratorio. Dai dati preliminari emergono come le infezioni da microrganismi multiresistenti si associano a una terapia più spesso inappropriata nelle prime 48 ore e ciò causa un aumento della mortalità”.

Il progetto Resistimit fornisce una visione dell’impatto dell’antibiotico-resistenza

“Stiamo portando avanti un lavoro cruciale, volto a identificare i pazienti più vulnerabili e le condizioni che li espongono maggiormente al rischio” prosegue Falcone, mettendo in luce che “con ‘Resistimit’, per la prima volta, un progetto fornisce una visione concreta dell’impatto devastante della resistenza agli antimicrobici. Comprendere fino in fondo le conseguenze sulla salute umana è il primo passo per costruire strategie efficaci di prevenzione. Ci rivolgiamo alle istituzioni per avviare una collaborazione virtuosa su diversi binari. Lo lo stanziamento di fondi per antibiotici riserva stabilito nella Finanziaria rappresenta sicuramente un segnale incoraggiante”.

Sensibilizzare l’opinione pubblica senza allarmismi

“La formazione dell’Intergruppo rappresenta il compimento della volontà da parte del Parlamento di coadiuvare la lotta alle emergenze infettivologiche su cui è già impegnato il ministero della Salute, chiarisce Fausto Orsomarso, presidente dell’Intergruppo, rimarcando che “il nostro obiettivo è quello di accogliere le istanze promosse dalla comunità, con cui lavoriamo a stretto contatto scientifico, e di sviluppare un ruolo propositivo anche del legislatore. L’esperienza del Covid ha permesso a tutti di capire quali siano i rischi a cui si può andare incontro, pertanto la prevenzione delle malattie infettive e la costruzione di una rete tra comunità scientifica e istituzioni è fondamentale. Il tema dell’antimicrobico resistenza – concludono – rappresenta una delle minacce più incombenti e ci stiamo occupando di sensibilizzare in tal senso la politica ei cittadini, senza allarmismi ma con consapevolezza. L’approvazione nell’ultima manovra finanziaria di un fondo di cento milioni di euro per antibiotici di ultima generazione rappresenta un primo risultato importante”.

 

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