Il Consiglio di Stato sta analizzando il nuovo regolamento per l’accesso alle scuole post-laurea. Bando atteso per il 30 aprile e prima prova entro il 31 luglio. Ma il SIGM è scettico
Sveltire le procedure di scorrimento delle graduatorie finali. Punta a questo il nuovo Regolamento per l’accesso alle scuole di Specializzazione in Medicina ora all’attenzione del Consiglio di Stato.
Come aveva già annunciato in Parlamento, il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini ha deciso di semplificare alcuni passaggi, operando principalmente due modifiche: la prima consente ad ogni candidato di concorrere per un massimo di 3 tipologie di Scuola da indicare in ordine di preferenza; la seconda prevede, invece, che i 70 quesiti della parte generale della prova di selezione faranno riferimento alla formazione clinica del percorso di laurea, per improntare le prove a una maggiore caratterizzazione pratico-applicativa nella porzione comune dei quiz. Una volta superato lo scoglio del Consiglio di Stato ed aver poi completato l’iter procedurale che prevede il passaggio anche alla Presidenza del Consiglio e alla Corte dei Conti, il nuovo regolamento porterà all’emanazione del bando per il secondo concorso nazionale di accesso alle Scuole: la data prevista è quella del 30 aprile, mentre le prove si svolgeranno entro il 31 luglio.
La strada è dunque segnata. C’è invece qualche ombra sui contenuti del Regolamento che non è stato reso pubblico. Il MIUR, attraverso un comunicato stampa, ha infatti anticipato solo le due novità più rilevanti. Walter Mazzucco, Presidente Nazionale dell’Associazione Italiana Giovani Medici, pur riservandosi di voler prima prendere visione del testo, non nasconde – a tal proposito – una certa preoccupazione, ricordando che il ministro nel corso dell’audizione presso la Commissione Affari Sociali della Camera in data 27 gennaio 2015, aveva dichiarato che si sarebbe rispetta la scadenza del 28 febbraio per l’emanazione del decreto ministeriale recante disposizioni per il concorso nazionale di accesso alle scuole di specializzazione di area medica a.a. 2014/2015. Nella stessa occasione il ministro Giannini aveva anche dichiarato che la prima prova sarebbe stata effettuata entro aprile.
“Si tratta all’ennesimo rinvio e temiamo che tale ritardo possa nascondere dei problemi di coperture dei contratti di formazione”, afferma Mazzucco chiedendo poi che questo tempo aggiuntivo “venga impiegato utilmente in modo da prevenire le gravi criticità emerse nel precedente concorso nazionale”. Un’altra serie di richieste che arrivano dal SIGM e dal Comitato Nazionale Aspiranti Specializzandi riguardano inoltre “la creazione di una task-force ministeriale dedicata alle procedure organizzative del concorso nazionale: l’aggregazione delle sedi concorsuali in un numero minore di aule e di grandi dimensioni, garantendo un adeguato controllo da parte di commissari esterni; l’omogeneità delle condizioni ambientali per lo svolgimento delle selezione, distribuendo i candidati nelle aule in maniera random e disponendoli a distanza adeguata; la pubblicazione di un programma di studio”.