Il Consigliere d’Amministrazione Massimo Miraglia: “Il mercato internazionale della crioconservazione rappresenta una grandissima opportunità”
I traguardi raggiunti in medicina grazie alle nuove applicazioni terapeutiche delle cellule staminali evidenziano sempre più la necessità di implementare la ricerca scientifica in questo senso.
Una sfida raccolta da Futura, da anni un’importante realtà nella crioconservazione delle cellule staminali ematopoietiche cordonali. La sua banca di proprietà, con sede a Londra, dal 2001 ad oggi ha conservato le cellule staminali del cordone ombelicale per più di 15.000 famiglie in tutto il mondo, e regalato alle famiglie la speranza di un futuro più sereno per i loro figli.
La crioconservazione è, di per sé, una pratica che guarda al futuro e Futura SA, coerentemente con la sua mission è, oggi più che mai, una realtà che vuole tenere il passo col progresso scientifico, allargare i propri orizzonti, guardare sempre più lontano. Ne abbiamo parlato con Massimo Miraglia, Consigliere d’Amministrazione Futura SA. “Abbiamo dato nuova linfa e nuove possibilità a un’idea che, in questo modo, è diventata una bellissima realtà. Futura SA guarda avanti, è proiettata nel futuro e darà tantissime opportunità agli utenti e a tutte le persone che collaboreranno a questo nuovo progetto”.
Dove vuole arrivare Futura SA?
Per spiegare dove vogliamo arrivare basta una sola parola: primi. Il nostro unico obiettivo è essere i primi in quel che facciamo. Il tipo di attività che viene svolta da Futura non può in alcun modo prescindere dall’aspetto qualitativo. Per questo miriamo ad essere la realtà numero uno nell’intero mercato nazionale. Dopo, si vedrà…
Un’operazione così importante non può passare inosservata: anche il mercato internazionale guarda con attenzione a questa iniziativa.
Noi di Futura SA riteniamo che il mercato internazionale della crioconservazione delle cellule staminali rappresenti una grandissima opportunità. È però importante procedere con calma, un passo dopo l’altro. Per questo motivo ribadiamo che, ad oggi, il nostro interesse primario è quello di conquistare il mercato nazionale. Soltanto dopo esserci affermati qui, in Italia, potremo guardare anche al mercato internazionale.