Roberto Vecchioni ha conosciuto il dolore. L’ha cantato e l’ha descritto nei suoi libri. A modo suo. Non a caso proprio Vecchioni ha voluto accettare l’invito della Fondazione Melanoma presieduta da Paolo Ascierto, oncologo del Pascale esperto di Melanoma, e “dedicare” alla prevenzione oncologica la tappa napoletana del suo “Tra il silenzio e il tuono tour,” un grande spettacolo di canti e monologhi. Nella prima parte il concerto sarà dedicato ai brani dell’ultimo album “L’Infinito”, per poi lasciare spazio ad alcuni classici del repertorio del cantautore, in una narrazione che tiene insieme la musica e la parola.
Proprio alla parola è dedicato il suo ultimo lavoro letterario “L’orso bianco era nero. Storia e leggenda della parola” (Piemme), in libreria dal 25 marzo. “La parola (e l’arte in genere) – dice Vecchioni – è l’unica vera invenzione umana, tutte le altre sono scoperte, dalla ruota al bosone. C’erano già, c’erano già tutte, bisognava solo impossessarsene. La parola no, è nata dal nulla”. Il concerto si svolgerà il 15 aprile al Teatro Augusteo, alle 21, quasi sold out. “Tra il silenzio e il tuono Tour, prodotto da DM Produzioni, è un grande spettacolo di canti e monologhi”, spiega Vecchioni. “Il silenzio appartiene all’immaginazione, allo spirito, all’anima, mentre il tuono invece appartiene a quello che ho fatto e mi è stato fatto cioè alla vita, che pulsa molto: l’unico modo per acquietarla è rivolgersi allo spirito”.
“Sono proprio questi concetti, oltre alla sua storia e sensibilità al tema cui ha dedicato canzoni e pensieri, che ci hanno portato a chiedere al prof. Vecchioni di aiutarci”, spiega Ascierto. “Da qualche anno, infatti, la Fondazione Melanoma sente che la musica è un vettore importante per veicolare i suoi due messaggi fondamentali, quello sulla prevenzione e sulla ricerca. Il primo è il concetto di ‘prevenzione’, perché le persone devono essere consapevoli che il melanoma in particolare, è un tumore maligno che si può prevenire e questo è importante soprattutto per i giovani. Il secondo è l’importanza della ‘ricerca’, senza la quale la scienza si fermerebbe immediatamente. Vi aspettiamo dunque tutti all’Augusteo, quindi, anche perché parte del ricavato del concerto sarà devoluto alla Fondazione Melanoma”.
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