Il report presentato dal CNT presenta dati positivi anche sulla sopravvivenza dei pazienti in lista d’attesa
Un anno d’oro per le donazioni e i trapianti in Italia. E’ così che viene immortalato il 2014, nel Report presentato dal Centro Nazionale Trapianti al Ministero della Salute.
Una fotografia che restituisce l’immagine di un servizio sempre più efficiente, e di una popolazione sempre più generosa. Rispetto al 2013, infatti, i donatori sono aumentati, soprattutto quelli utilizzati: il 70% in più rispetto a due anni fa. Un vero e proprio record, raggiunto anche grazie allo sforzo dei reparti di rianimazione, dei coordinamenti regionali per i trapianti e della rete che sovrintende la sicurezza e il controllo delle patologie trasmissibili tra donatore e ricevente.
“L’Italia è un’eccellenza mondiale anche nelle tecniche del trapianto – sottolinea il ministro Lorenzin – e questo anche grazie alle nuove tecnologie”. L’impennata dei trapianti d’organo – soprattutto di rene e fegato – va di pari passo con quella dei trapianti di tessuti. Segno positivo anche per quanto riguarda i trapianti allogenici di cellule staminali ematopoietiche. Restano pressoché stabili le liste d’attesa per tempi e numero dei pazienti in attesa di ricevere un trapianto, grazie ad un maggiore equilibrio, rispetto al passato, tra i flussi di entrata e di uscita. La maggior parte è in attesa di ricevere un rene, ma va sottolineato che, per quest’organo, al paziente è offerta la possibilità di iscriversi in più liste. In compenso dal 2012 ad oggi è aumentata anche la sopravvivenza dei pazienti che attendono l’intervento. Merito della maggiore qualità delle terapie farmacologiche e sostitutive somministrate ai pazienti in attesa.
Si consolida anche il servizio di registrazione della dichiarazione di volontà sulla donazione al momento del rilascio o rinnovo della carta d’identità: sono 23 i Comuni che ad oggi hanno attivato il servizio, inviando quotidianamente i dati sulle dichiarazioni di volontà rese dai cittadini al Sistema Informativo Trapianti. Dichiarazioni – custodite dal SIT – che crescono progressivamente (ad oggi sono circa 28.500), messe a disposizione dei medici del coordinamento trapianti in caso di necessità: nel 94% dei casi si tratta di consensi alla donazione. Incoraggiante, infine, il dato sulle opposizioni: nel 2014 solo il 31% dei congiunti del potenziale donatore, in seguito all’accertamento del decesso, si è opposto all’espianto.