L’efficacia temporale delle polizze di tutela legale
Sono un medico odontoiatra libero professionista. Ho stipulato, nell’agosto del 2014, una polizza di tutela legale. A gennaio ho ricevuto un avviso di garanzia relativo ad un intervento di implantologia effettuato nel 2012, per il quale mi si accusa di lesioni colpose. La compagnia di assicurazione alla quale ho presentato la denuncia non ha accolto la mia domanda, affermando che il sinistro è accaduto in data precedente alla stipula della polizza. Io ritengo infondata la posizione assunta dall’Assicuratore. Chi ha ragione?
Pur non conoscendo esattamente le condizioni contrattuali della polizza da lei stipulata, posso tuttavia darle una spiegazione in termini generali circa la motivazione che è alla base del rifiuto della compagnia a prendere in carico il danno. La polizza di tutela legale, dal punto di vista dell’efficacia temporale delle garanzie, segue la regola del claims made. Questa regola, la cui formula è ormai conosciuta da tutti gli assicurati, distingue tra il concetto di “evento dannoso” e quello di “richiesta di risarcimento”. Il Claims made, in sostanza, copre tutte le richieste di risarcimento pervenute nel periodo di assicurazione relative agli eventi dannosi accaduti nel periodo di efficacia (ed eventuale retroattività) della polizza stessa.
Questo principio, mentre è ormai accettato e ben conosciuto quando lo si applica alla polizza di responsabilità professionale, stenta ad essere correttamente valutato nella polizza di tutela legale. Nel suo caso, l’evento dannoso è accaduto prima della stipula della polizza (e presumibilmente anche prima del periodo di retroattività, ove previsto). Su queste basi ritengo legittimo il rifiuto della compagnia; parimenti auspico che gli intermediari, all’atto della stipula della polizza di tutela legale, rappresentino ai clienti i termini temporali della garanzia prestata nella polizza.
Ennio Profeta – consulente SanitAssicura